Villa medicea del Poggio Imperiale: differenze tra le versioni

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==La cappella della Santissima Annunziata==
Nel 1820, dunque in pieno clima Restaurazione con [[Ferdinando III di Toscana]], l 'architetto [[Giuseppe Cacialli]] conclude i lavori per la cappella che pochi anni prima aveva commissionato [[Elisa Baciocchi]], sorella di Napoleone. Sulla facciata esterna,entro un loggiato che ospita due nicchie, appaiono le grandi sculture di ''Mosé ''e ''Aronne'', rispettivamente scolpite da [[Gaetano Grazzini]] e [[Stefano Ricci]]. Dal vestibolo ovale che ospita una tela di [[Antonio Ciseri]] sull'altare, si entra così nell'elegante ambiente di gusto neoclassico. Appaiono tre navate divise da 12 colonne di finto marmo, a scagliola, in stile corinzio. Sulla volta del soffitto è la grande tempera con ''Assunzione della Vergine'' di Francesco Nenci (1823). Un fregio continuo di stucco corre per le pareti con scene bibliche. Nelle sei nicchie delle pareti compaiono le statue allegoriche della ''Fede '' ([[FrancescoFerdinando Fontana]]), della ''Carità'' ([[Luigi Magi]] – copia di un originale di [[Lorenzo Bartolini]] trasportato nella [[Galleria Palatina]] nel 1853), dell<nowiki>'</nowiki>''Umiltà ''([[Francesco Carradori]]), della ''Fortezza'' e della ''Purità'' ([[Stefano Ricci]]), della ''Speranza'' ([[Giovanni Guerrini]]).
 
Fra le più pregevoli opere della Cappella è il paliotto di [[Bertel Thorvaldsen]] raffigurante gli ''Apostoli e Cristo che consegna le chiavi a san Pietro''. Il paliotto è testimonianza del gusto internazionale che circolava nelle committenze della villa.  Le incisioni della Via Crucis sono per la maggior parte di [[Luigi Sabatelli]].