Il bestione: differenze tra le versioni

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==Trama==
Il film racconta la storia di dueDue camionisti, totalmente agli antipodi per carattere ed origini, sono impiegati della stessa ditta CISA.di Iltrasporti: il lombardo Sandro Colautti ([[Michel Constantin]]) è taciturno e riservato, mentre il siciliano Nino Patrovita ([[Giancarlo Giannini]]) è loquace e spavaldo. I due s'incontrano per la prima volta, senza piacersi affatto, alla visita medica per il rinnovo della patente dove Matteo Sacchi, fino ad allora fedele compagno di viaggi di Colautti, non supera l'esame e perde così il lavoro.
 
Colautti viene così costretto dalla sua ditta a portare con sé Patrovita, e acconsente di malavoglia. I due iniziano con un viaggio per Varsavia durante il quale Colautti, quando ne ha la possibilità, incontra le sue varie amanti nei vari posti in cui soggiornano, lasciando spesso solo il collega. IPian duepiano all'iniziotrai non legano ma in seguito, condividendo varie vicende, sidue creainizia traa lorocrearsi un legame di stima e fiducia reciproca.
 
Colautti rimane molto colpito dal suicidio deldi un collega, e decide di assecondare l'idea di Nino di licenziarsi entrambi dalla ditta per mettersi in proprio aprendo insieme una società di trasporti, acquistando in comune un camion (un [[Fiat_Veicoli_Industriali#SERIE_Camion_6x2_:_690_-_691_-_180|Fiat 691 N]]) usato con rimorchio, pagandone l'anticipo con le rispettive liquidazioni ed il resto a cambiali. Ben presto la loro scelta li mette in urto con gli ex colleghi della CISAditta, scesi in sciopero per protestare contro le condizioni di lavoro a cui vengono sottoposti, quando la ditta subappalta a loro il trasporto di un carico urgente in Germania. In un duro confronto con i dipendenti in sciopero, che cercano di bloccare l'uscita del loro camion dal cancello della ditta, Colautti rinfaccia al delegato sindacale la sua indifferenza nei confronti della tragedia del povero Sacchi, dicendogli che anche la sua scelta di scioperare "non è di mia competenza".
La storia si sviluppa anche con dei riferimenti alle lotte sindacali degli anni '70, in un episodio del film in cui Matteo Sacchi, licenziato dalla ditta di trasporti, chiede aiuto al delegato sindacale sentendosi però rispondere che il problema "non è di sua competenza", e come conseguenza si toglie la vita.
 
Per cercare di ammortizzare il costo del viaggio di ritorno, una volta giunti in Germania, i due amici cercano un carico da trasportare in Italia, trovandoe solonon una magra offerta per un carico di prodotti chimici in fusti, che però basterebbe loro appena a coprire le spese. Per questotrovandolo accettano l'offerta di alcuni loschi personaggi, che in seguito si rivelano malviventi che operano in Germania, un "pacco" che in effetti è un camorrista ricercato. Dopo aver passato il confine in Italia però, grazie ad un trucco e una colluttazione, i due si liberano dell'incomodo ospite. Ma la strada verso casa è ancora lunga e i malviventi sono presto sulle tracce dei due protagonisti che, a causa di un guasto al rimorchio, hanno dovuto pericolosamente sovraccaricare il "bestione". Una volta raggiunti, subiscono insieme al loro camion la rappresaglia del gruppo di criminali che, dopo averli malmenati, liberano i freni del camion per fare in modo che questo scivoli sul bordo di un precipizio.
Colautti rimane molto colpito dal suicidio del collega, e decide di assecondare l'idea di Nino di licenziarsi entrambi dalla ditta per mettersi in proprio aprendo insieme una società di trasporti, acquistando in comune un camion (un [[Fiat_Veicoli_Industriali#SERIE_Camion_6x2_:_690_-_691_-_180|Fiat 691 N]]) usato con rimorchio, pagandone l'anticipo con le rispettive liquidazioni ed il resto a cambiali. Ben presto la loro scelta li mette in urto con gli ex colleghi della CISA, scesi in sciopero per protestare contro le condizioni di lavoro a cui vengono sottoposti, quando la ditta subappalta a loro il trasporto di un carico urgente in Germania. In un duro confronto con i dipendenti in sciopero, che cercano di bloccare l'uscita del loro camion dal cancello della ditta, Colautti rinfaccia al delegato sindacale la sua indifferenza nei confronti della tragedia del povero Sacchi, dicendogli che anche la sua scelta di scioperare "non è di mia competenza".
 
Alla fine verranno salvati dalla perdita del mezzo da un loro ex collega della ditta.
Per cercare di ammortizzare il costo del viaggio di ritorno, una volta giunti in Germania, i due amici cercano un carico da trasportare in Italia, trovando solo una magra offerta per un carico di prodotti chimici in fusti, che però basterebbe loro appena a coprire le spese. Per questo accettano l'offerta di alcuni loschi personaggi, che in seguito si rivelano malviventi che operano in Germania, un "pacco" che in effetti è un camorrista ricercato. Dopo aver passato il confine in Italia però, grazie ad un trucco e una colluttazione, i due si liberano dell'incomodo ospite. Ma la strada verso casa è ancora lunga e i malviventi sono presto sulle tracce dei due protagonisti che, a causa di un guasto al rimorchio, hanno dovuto pericolosamente sovraccaricare il "bestione". Una volta raggiunti, subiscono insieme al loro camion la rappresaglia del gruppo di criminali che, dopo averli malmenati, liberano i freni del camion per fare in modo che questo scivoli sul bordo di un precipizio.
 
Alla fine verranno salvati dalla completa perdita del mezzo da un loro ex collega della CISA (un veneto soprannominato "Supershell" per il vizio di andare "a grappa") il quale, andandosene, saluta i protagonisti non prima di averli insultati definendoli [[Crumiro|crumiri]] e aggiungendo ''...e recordeve che l'ho fatto solo perché son embriago''.
 
==Collegamenti esterni==