Vessillazione: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
La '''vessillazione''' (dal latino ''vexillatio'', al plurale ''vexillationes'') era un distaccamento della [[legione romana]], utilizzato come una unità temporanea dell'[[esercito romano]] durante il [[Principato]]. A partire dal [[Dominato]], invece, col termine di "vessillazione" si indicò una unità di cavalleria. Il termine "vexillatio" deriva dal ''vexillum'', l'insegna recante il nome della legione madre portata dai distaccamenti.
 
Durante il Principato, le vessillazioni venivano costituite all'occorrenza, per far fronte ad esigenze improvvise, come crisi sulle vaste frontiere dell'[[Impero romano]] o guerre civili, piuttosto che per formare gli eserciti da impiegare per le campagne offensive. L'impiego di più vessillazioni permetteva di ottenere unità in grado di adempiere a funzioni offensive e difensive senza sguarnire le frontiere spostando intere legioni: al termine dell'emergenza, ciasuna vessillazione ritornava alla propria legione di origine. Proprio per la loro natura occasionale le vessillazioni variavano in numero di elementi, ma tipicamente erano costituite da 1000 legionari e/o 500 cavalieri, più, probabilmente, degli ''[[auxilia]]''.
 
Con l'avvento del Dominato, il termine "vexillatio" passò a indicare le unità di cavalleria dell'[[esercito romano]]. Già ai tempi di [[Gallieno]] ([[253]]-[[268]]), durante le campagne militari si impiegavano vessillazione di cavalleria, che formavano il nerbo del ''[[comitatus]]'' l'esercito ad alta mobilità introdotto durante la [[crisi del terzo secolo]]. Con la riforma di [[Diocleziano]], le vessillazioni divennero unità standard: le ''vexillationes palatinae'' e quelle ''comitatentes'' erano nominalmente formate da 300 o 600 uomini. La ''[[Notitia dignitatum]]'', un documento che riporta la disposizione delle unità militari all'inizio del [[V secolo]], elenca ben 88 vessillazioni.