Motogiro d'Italia: differenze tra le versioni

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Il Motogiro affonda le radici nella tradizione europea delle corse su strada che nel [[Italia|Belpaese]] ebbero inizio con il [[Giro automobilistico d'Italia]], del [[1901]], quando con il termine "[[automobili]]" venivano definiti tutti i mezzi a motore.
 
Nel [[1914]] venne organizzato, dall'[[Unione Sportiva Milanese]] e dalla «[[Gazzetta dello Sport]]», il primo giro motociclistico della Penisola, denominato "'''Circuito d'Italia'''" e vinto da [[Oreste Malvisi]] in sella a una [[Ariel (moto)|Ariel]]. La gara, di carattere internazionale, si svolse in 4 tappe e registrò la partecipazione di 56 concorrenti, dei quali solamente 18 giunsero al traguardo. A giustificazione di una simile ecatombe di corridori, oltre alla intuibile fragilità dei mezzi meccanici e allo stato della rete viaria, le cronache dell'epoca raccontano del malinteso senso sportivo di alcuni tifosi che cercavano di favorire i loro beniamini lanciando manciate di chiodi al passaggio degli avversari. Le macchine superstiti vennero trionfalmente esposte al [[EICMA|1ª Mostra Motociclistica di Milano]]. La manifestazione ebbe uno straordinario successo di pubblico per tutti i 2.400 [[chilometro|km]] del percorso, ma lo scoppio della [[prima guerra mondiale]] impedì la sua ripetizione negli anni successivi.
 
La seconda edizione prese il via il lunedì di pasqua del [[1923]], contesa da 53 concorrenti sui 2.500 km del percorso, come sempre con partenza e arrivo nella città di Milano. Vinse [[Guido Mentasti]] su [[Moto Guzzi]], primo dei 7 concorrenti giunti al traguardo.