Assedio di Firenze: differenze tra le versioni

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Avendo piegato le ultime resistenze alla sua politica egemonica col [[Sacco di Roma (1527)|sacco di Roma]] e la resa di [[papa Clemente VII]] alla cui signoria [[Firenze]] si era ribellata, allo scopo di contentare il nuovo alleato e farsi perdonare l'inaudito attacco al papato, Carlo V dovette, pur con scarso entusiasmo, adattarsi a ristabilire la famiglia [[Medici]] sul trono ducale.
 
==L'Assedioassedio==
 
Dopo alcune battaglie di avvicinamento le truppe imperiali, comandate da [[Filiberto di Chalons]] e [[Pier Maria III de' Rossi]]<ref>{{Cita libro|nome=Vincenzo|cognome= Carrari|titolo=Historia de' Rossi Parmigiani|città=Ravenna|anno= 1503}}</ref>, iniziarono l'assedio il 14 ottobre [[1529]]; la feroce quanto inaspettata resistenza della ricca città e di alcune fortezze del contado, la lunghezza dell'assedio, la morte in battaglia di alcuni tra i migliori comandanti dell'esercito imperiale, il timore che le gesta dei difensori ispirassero altre città alla ribellione indussero gli assedianti ad intavolare trattative per una resa onorevole della città, che escludevano il [[saccheggio]] e la sottrazione di territorio al governo cittadino.