Maria Salviati: differenze tra le versioni

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Con l'estinzione del ramo principale, dopo l'assassinio del [[Duca Alessandro]], già figlio naturale di discendenza incerta, che aveva avuto solo figli nati fuori dal matrimonio e quindi di sangue ancora più incerto, la guida di Firenze sembrò scivolata definitivamente via alla presa dei Medici e già si parlava di un possibile ritorno alla [[Repubblica fiorentina|Repubblica]] o anche di un'annessione alla Spagna, quando ecco che fu individuato il figlio di Giovanni e Maria, il diciottenne Cosimo, che divenne poi il primo [[Granduca di Toscana]] con il nome di [[Cosimo I de' Medici]].
 
Di lei esistono almeno due ritratti eseguiti da [[Jacopo Pontormo]], uno dei quali è agli [[Uffizi]] (ritratta in tarda età) e uno a [[Baltimora]], dove è ritratta accanto al figlio Cosimo, probabilmente il primo dei ritratti doppi che tanto successo ebbero alla corte medicea (si pensi alle tavole di [[Agnolo Bronzino]] con [[Eleonora di Toledo]] e i figli). In entrambi è vestita di nero vedovile, in quanto suo marito era morto per la cancrena di ferite riportate in battaglia, nel [[1526]]. In particolare il ritratto più antico, quello con il piccolo Cosimo, fu commissionato da Cosimo stesso nel [[1537]], quando era già salito al potere, e rappresenta la sua legittimazione politica: fu scelta come epoca del ritratto il momento della morte del padre (quando lui aveva sette anni) e si fece raffigurare con un raffinato gioco di mani che lo intrecciavano alla madre, sottolineando il legame con lei, poiché imparentata con il ramo primario dei Medici. Alcuni però, notando i tratti femminili del bambino, ipotizzano che si tratti invece di [[Giulia de' Medici]], sua cugina, adottata di fatto dalla famiglia di Cosimo dopo la morte di suo padre, il [[Duca Alessandro]].
 
==Bibliografia==