Sergio Gonella: differenze tra le versioni

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Esordì in [[Serie A]] negli [[anni 1960|anni sessanta]], guadagnandosi all'inizio della carriera la fama di arbitro severissimo ed imparziale, dopo aver concesso 7 rigori nelle prime 7 partite del campionato 1965-1966, di cui due, realizzati, durante la partita Napoli-Cagliari e due in Bologna-Atalanta<ref>[http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=12206&p=9#page/2/mode/2up Corriere dello Sport, 3 gennaio 1966, pagina 2] Emeroteca.coni.it</ref>. Cominciò a dirigere gare internazionali nel [[1970]] e nel 1972 diresse la finale di andata degli europei [[under 21]] vinti dalla [[Cecoslovacchia]]; arbitrò anche la finale di [[Supercoppa Europea]] del 1975, tra [[Dinamo Kiev]] e [[Bayern Monaco]].
 
Nel [[1976]] diresse la finale degli [[europei di calcio]], a [[Belgrado]], tra Cecoslovacchia e [[Nazionale di calcio della Germania|Germania Ovest]]. Due anni più tardi, arbitrando a [[Buenos Aires]] la finale dei [[Campionato mondiale di calcio 1978|mondiali di calcio]] tra [[Nazionale di calcio dell'Argentina|Argentina]] e [[Nazionale di calcio dell'Olandadei Paesi Bassi|OlandaPaesi Bassi]] raggiunse il primato dello [[Svizzera|svizzero]] [[Gottfried Dienst]], diventando uno dei due soli direttori di gara a centrare entrambe le prestigiose finali.
 
Gonella dovette subito risolvere un problema sollevato dai calciatori argentini ancor prima dell'inizio della partita a causa della vistosa fasciatura al polso e alla mano destra portata dal calciatore olandese [[René van de Kerkhof]]. La fasciatura venne in parte ridotta e, dopo alcuni minuti di vivaci polemiche e dopo le proteste olandesi per l'atteggiamento argentino che sembrarono mettere in dubbio lo svolgimento della finale, la partita poté avere inizio regolarmente. La gara fu caratterizzata dall'estremo agonismo, dal gioco frammentario e a tratti violento, dall'acceso tifo del pubblico argentino. L'arbitraggio di Gonella venne ritenuto dalla critica sportiva insufficiente e venne fortemente contestato dalla squadra olandese; in particolare l'arbitro italiano non sarebbe riuscito a controllare la situazione sul campo in particolare nei tempi supplementari dove la gara divenne caotica e molto dura, avrebbe tollerato un gioco estremamente falloso delle due squadre, avrebbe sbagliato alcune decisioni, avrebbe sorvolato su alcuni episodi di violenza da parte argentina, come la gomitata di [[Daniel Passarella]] a [[Johan Neeskens]]. L'arbitro, condizionato dall'ambiente surriscaldato dello stadio, avrebbe mantenuto un atteggimento complessivamente favorevole agli argentini. Gonella nelle sue dichiarazioni dopo la finale e negli anni seguenti ha peraltro sempre respinto tutte le critiche<ref>A. Cordolcini, ''Pallone desaparecido'', p. 119-123.</ref>.