Ministero dei trasporti: differenze tra le versioni

|nome = Ministero dei Trasportitrasporti

|soppressore = [[Governo Berlusconi II]] e [[Governogoverno Berlusconi IV|IV]]

|successore = [[Ministero delle Infrastruttureinfrastrutture e dei Trasportitrasporti]]

|sede = Villa Patrizi, Piazzalepiazzale della Croce Rossa, Roma

Il '''Ministero dei Trasportitrasporti''' era il dicastero del [[governo Italiano]] preposto ai trasporti sulle reti stradali, autostradali, ferroviarie, aeroportuali.

Il Ministero venne soppresso con la [[Riformariforma Bassanini]] ex d.lgs. 30 luglio 1999, n. 300, entrata in vigore nel 2001. Attualmente le sue funzioni sono svolte dal [[Ministero delle Infrastruttureinfrastrutture e dei Trasportitrasporti]].

Già presente nel [[Governogoverno Boselli]], il dicastero venne istituito il 22 giugno 1916 con la denominazione di '' Ministero dei Trasportitrasporti Marittimimarittimi e Ferroviari''ferroviari. Col [[Governogoverno Nitti II]], dal 21 maggio 1920 il dicastero viene soppresso ed accorpato col [[Ministero dei Lavorilavori Pubblicipubblici]]. Con decreto luogotenenziale del 12 dicembre 1944, n. 413, il Ministero dei Trasportitrasporti viene scorporato dal [[Ministero delle Comunicazionicomunicazioni]], ove già da tempo un sottosegretario si occupava di trasporti, ferrovie e strade. La parte restante relativa a telefoni, telegrafi e simili venne eretta in [[Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni]]. Col [[Governogoverno Leone I]], nel 1963 viene aggiunta la componente sull'aviazione civile, con conseguente cambiamento di denominazione in '' Ministero dei Trasportitrasporti e dell'Aviazioneaviazione Civile''civile. Con [[Governogoverno Moro IV]], nel 1974 perde la competenza sull'aviazione civile, e ritorna '' Ministero dei Trasporti''trasporti. Nel 1993-1994, nell'ambito della prima razionalizzazione dell'organizzazione ministeriale viene accorpato con il '' Ministero della Marinamarina Mercantile''mercantile, e col [[Governogoverno Berlusconi I]], nel 1994 viene denominato '' Ministero dei Trasportitrasporti e della Navigazione''navigazione. Con la [[Riformariforma Bassanini]], del D. Lgs. n. 300/1999, attuata dal [[Governo Berlusconi II]] nel [[2001]] e sino al [[2006]], fu accorpato insieme a parte del [[Ministero dei Lavori Pubblici]] nel nuovo [[Ministero delle Infrastruttureinfrastrutture e dei Trasportitrasporti]]. Col [[Governo Prodi II]], nel 2006 fu nuovamente istituito, per essere poi riaccorpato nel [[Ministero delle Infrastruttureinfrastrutture e dei Trasportitrasporti]] dal [[Governogoverno Berlusconi IV]].

Il Ministero dei Trasportitrasporti proponeva, di concerto con il [[Ministero delle Infrastruttureinfrastrutture]], il piano generale dei trasporti e della logistica e i piani di settore per i trasporti, compresi i piani urbani di mobilità, ed esprimeva, per quanto di competenza, il concerto sugli atti di programmazione degli interventi di competenza del Ministero delle Infrastrutture.

Il dicastero, insieme al parallelo [[ Ministero delle Infrastrutture]]infrastrutture, era organizzato nelle seguenti sezioni:

*Ufficio di Gabinettogabinetto

*Ufficio Legislativolegislativo

*Ufficio Stampastampa

===Uffici decentrati: DIREZIONEDirezione GENERALEgenerale TERRITORIALEterritoriale (D.G.T.DGT)===

(''Decreto del Presidentepresidente del Consiglio dei Ministriministri - 11 febbraio 2014, n.72 - G.U. n. 105 dell'8.5.2014'')

*[[Ministero delle Infrastruttureinfrastrutture e dei Trasportitrasporti]]