Cucito: differenze tra le versioni

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L'invenzione della macchina per cucire è controversa, brevetti per meccanismi in grado di produrre cuciture furono depositati nel [[1755]] da [[Fredrick Wiesenthal]], nel [[1790]] da [[Thomas Saint]], nel [[1830]] da [[Barthélemy Thimonnier]] e nel [[1842]] da [[John J. Greenough]].
 
I primi modelli erano azionati a mano: attraverso una manovella applicata al volano, con la mano destra si produceva il movimento dell'ago, della spoletta e l'avanzamento per trascinamento del [[tessuto (manufatto)|tessuto]], mentre con la mano sinistra si controllava la sua posizione e l'indirizzamento. Successivamente le macchine per cucire furono [[Pedale (meccanica)#Pedale della macchina da cucire|a pedale]]: la movimentazione si otteneva con l'oscillazione di un pedale, posto sotto il tavolino in cui era inserita la macchina e che, collegato da una cinghia, produceva il movimento; entrambe le mani rimanevano libere e quindi disponibili per l'indirizzamento del tessuto. Oggi il movimento è prodotto da un [[motore elettrico]]: il comando d'azionamento della macchina da cucire è dato da un pedale che si schiaccia col piede o da una leva azionata con lo spostamento laterale del ginocchio. La tecnologia di pari passo con l'industria ha ottimizzato l'utilizzo delle macchine con più parti dell'operatore (95% donne), punte e tacco del piede, ginocchio, gomito e chiaramente mani, rendendo l'operaia simile ad un automa, per questo motivo le macchine vengono abbinate a computer rendendole unità automatiche.
 
==Voci correlate==