Guerra civile greca: differenze tra le versioni

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Mentre la Grecia venne occupata da tedeschi ed italiani e ad Atene si instaurò un governo fantoccio filo-nazista, re [[Giorgio II di Grecia|Giorgio II]], abbandonata la Grecia, si rifugiò al [[Cairo]] dove in esilio formò un governo monarchico che ricevette subito il riconoscimento della [[Gran Bretagna]].<br />
Di questo governo in esilio fecero inizialmente parte anche diversi ex-collaboratori del dittatore [[Ioannis Metaxas]] che furono però in un secondo tempo estromessi; intanto nel paese si organizzava la resistenza. <br />
Il gruppo armato più consistente era rappresentato dai comunisti dell'[[ELAS]] ([[Esercito Popolare Greco di Liberazione]]), l'organizzazione militare del [[Ethniko Apeleftherotiko Metopo|Fronte nazionale di liberazione greco]] ([[Ethniko Apeleftherotiko Metopo|EAM]]); in precedenza il [[Partito comunistaComunista di Grecia|Partito comunista greco]] (KKE) non era risultato particolarmente forte nel paese, aveva tentato senza successo una insurrezione popolare, ma nelle consultazioni elettorali non aveva superato il 10% dei voti.
 
La radicalità e la brutalità dello scontro in atto aveva comunque favorito i gruppi più estremistici. Come nella vicina [[Jugoslavia]] i gruppi minori, l'[[EKKA]] (Liberazione Nazionale e Sociale) di tendenze repubblicane e l'[[EDES]] (Unione Nazionale Greca Democratica) di tendenze liberali/monarchiche furono coinvolti in scontri con il gruppo comunista che si era caratterizzato per una forma di lotta particolarmente attiva. Per porre fine agli scontri all'interno del fronte antifascista intervennero la [[Gran Bretagna]], gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e l'[[URSS]] ma la tensione nel paese rimase alta.