Papa Silvestro I: differenze tra le versioni

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=== Lo scisma [[Donatismo|donatista]] e il [[Concilio di Arles]] ===
In conseguenza dei tumulti provocati in Africa dai [[Donatismo|donatisti]], non soddisfatti dell'esito del sinodo che [[papa Milziade]] aveva convocato nell'ottobre del [[313]], e che li vedeva sconfitti, lo stesso [[Costantino I|Costantino]] (travalicando l'autorità di Silvestro), convoca un [[Concilio di Arles|concilio]] ad [[Arles]], a cui partecipano numerosi vescovi di opposte fazioni, che ribadiscono la condanna del movimento [[Donatismo|donatista]], dichiarandolo fuori della Chiesa, e stabiliscono alcuni principi inerenti alla disciplina ecclesiastica. Forse lo stesso [[Costantino I|Costantino]], probabilmente per recuperare almeno in parte il ruolo del pontefice, ispira la lettera che i vescovi inviano a Silvestro, grande assente del [[Concilio di Arles|concilio]]: ''Avesse voluto il cielo, o padre carissimo, che foste presente a questo grande spettacolo! Avreste contribuito a rendere più severa la sentenza contro certi criminali! Se foste stato con noi, grande sarebbe stata la gioia di tutta l'assemblea. Ma poiché non potevate lasciare la città, sede preferita dagli apostoli, dove il loro sangue testimonia la gloria di Dio, vi riferiamo che non abbiamo ritenuto nostro unico dovere trattare gli argomenti per i quali eravamo stati convocati; poiché provenivamo da diverse province, abbiamo creduto opportuno consultarci su vari problemi che si dovevano discutere, con l'assistenza dello Spirito Santo e degli Angeli. E desideriamo che siate voi, la cui autorità è più sentita, a far conoscere a tutte le Chiese le nostre decisioni''<ref>C. Rendina, ''I Papi. Storia e segreti'', pag. 80</ref>.
 
La Chiesa di Roma non fu invitata dall'imperatore. I vescovi del Concilio allora inviarono una lettera ufficiale al pontefice. In essa si legge: ''Avesse voluto il cielo, o padre carissimo, che foste presente a questo grande spettacolo! Avreste contribuito a rendere più severa la sentenza contro certi criminali! Se foste stato con noi, grande sarebbe stata la gioia di tutta l'assemblea. Ma poiché non potevate lasciare la città, sede preferita dagli apostoli, dove il loro sangue testimonia la gloria di Dio, vi riferiamo che non abbiamo ritenuto nostro unico dovere trattare gli argomenti per i quali eravamo stati convocati; poiché provenivamo da diverse province, abbiamo creduto opportuno consultarci su vari problemi che si dovevano discutere, con l'assistenza dello Spirito Santo e degli Angeli. E desideriamo che siate voi, la cui autorità è più sentita, a far conoscere a tutte le Chiese le nostre decisioni''<ref>C. Rendina, ''I Papi. Storia e segreti'', pag. 80</ref>.
I [[Donatismo|donatisti]] proseguirono comunque nelle loro rimostranze, e la Chiesa d'Africa continuò ad essere turbata da violenze finché la dura repressione di [[Costantino I|Costantino]] non pose fine allo scisma.
 
I [[Donatismo|donatisti]] proseguirono comunque nelle loro rimostranze, e la Chiesa d'Africa continuò ad essere turbata da violenze, cui Costantino contrappose dure repressioni. Lungi dall'essere repressa, la lunga vertenza afflisse la Chiesa d'Africa per più di tre secoli, con i donatisti che rifiutavano obbedienza al clero “ufficiale”, che consideravano usurpatore e di cui contestavano l'elezione<ref>Sul [[donatismo]] si veda anche [[Edward Gibbon]], ''Decadenza e caduta dell’Impero Romano'', cap. XXI.</ref>.
 
=== Donazioni, regolamentazione ecclesiastica e basiliche costantiniane ===