Ordine dei frati minori cappuccini: differenze tra le versioni

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I suoi superiori cercarono di sopprimere queste innovazioni, e fra' Matteo e i suoi primi compagni furono costretti a nascondersi dalle autorità della Chiesa, che desiderava arrestarli per aver abbandonato i loro obblighi religiosi. Erano, del resto, gli anni della [[Martin Lutero|Riforma luterana]] e, pertanto, qualsiasi tentativo di rinnovamento era mal visto dai superiori degli ordini religiosi. Matteo e i suoi amici trovarono rifugio presso i monaci [[Congregazione dei camaldolesi|camaldolesi]], in segno di gratitudine essi adottarono successivamente il cappuccio indossato da quell'ordine, che era il marchio dell'eremita nelle Marche, e l'uso di portare la barba. Ironicamente, il nome popolare del loro movimento ha origine da questa caratteristica dei loro abiti.
 
Nel [[1528]], Matteo ottenne, con la mediazione di [[Caterina Cybo]]-Tomasello, duchessa di [[Camerino]], l'approvazione di [[papa Clemente VII]] con la ''Religionis zelus'' e gli fu dato il permesso di vivere come un eremita e di andare ovunque predicando ai poveri. Questi permessi non furono solo per lui, ma per tutti quelli che si sarebbero uniti a lui nel tentativo di restaurare l'osservanza più letterale possibile della regola di [[san Francesco]]. Matteo e il gruppo originario furono presto raggiunti da altri ed inizialmente vennero detti frati minori della vita eremitica ed a causa dell'opposizione degli Osservanti, si trasformarono in una congregazione, i [[Frati minori eremiti]], ramo dei [[Frati minori conventuali|francescani conventuali]], ma dotati di un proprio vicario.
 
Un momento difficile fu nel 1542 quando il vicario generale dell'Ordine [[Bernardino Ochino]] aderì alla Riforma protestante.