Ipostasi: differenze tra le versioni

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Riprendendo in particolare da [[Boezio]] la definizione di "persona" come sostanza di natura razionale, [[Tommaso d'Aquino]] la distingue quindi dalla semplice [[essenza (filosofia)|essenza]], che ne è solo una parte, poiché afferisce soltanto ai principi della [[specie]]. Egli intende invece come "sussistente" la sostanza in quanto è in sè e per sè, senza bisogno di altro: la Trinità viene espressa in tal senso come tre ipostasi individuali, cioè tre persone o sussistenze, in un'unica essenza o sostanza comune.
 
{{citazione|L'essenza, propriamente, è ciò che viene espresso dalla definizione. Ora, la definizione comprende i princìpi specifici, e non quelli individuali. QuindiPerciò nelle cose composte di materia e di forma l'essenza non significa né la sola forma né la sola materia, ma il composto di materia e di forma comuni, in quanto sono princìpi della specie. Invece il composto formato di ''questa'' materia e di ''questa'' forma ha natura di ipostasi e di persona. Infatti l'anima, la carne e le ossa appartengono alla struttura dell'uomo, mentre questa anima, questa carne e queste ossa appartengono alla struttura [propria] di questo uomo. Perciò l'ipostasi e la persona aggiungono all'essenza i princìpi individuali; e nei composti di materia e di forma non coincidono con l'essenza.|Tommaso d'Aquinno, ''Summa Theologiae'' I, q29, a.2, soluzione delle difficolta 3}}
 
==Nella filosofia moderna==