Cavallo di Frisia: differenze tra le versioni

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Lo scopo dei cavalli di Frisia era, originariamente, quello di fermare cariche di cavalleria, ma col tempo si sono rivelati efficaci anche contro la fanteria (precursori in un certo senso dei reticolati della [[Prima guerra mondiale]]) e nella difesa di capisaldi o piccole [[fortificazione|fortificazioni]].
 
Taluni ritengono che una prima forma di cavallo di Frisia fosse già in uso presso i romani<ref>Gilliver, Catherine M. - Hedgehogs, caltrops and palisade stakes - Journal of Roman Military Equipment Studies, 4, 1993, pp.49-54</ref>, costituita da grandi [[piede di corvo|triboli]], ovvero chiodi a quattro punte. La teoria sarebbe confermata dal ritrovamento di numerosi pali acuminati (detti [[vallum|valli]]) che suggeriscono una produzione in larga scala e la cui rastrematura della porzione centrale fa pensare a un'eventuale legatura di più elementi. Si potrebbe trattare dell<nowiki>'</nowiki>"'''ericius'''", o "riccio", menzionato, ma non descritto, da [[Cesare]]<ref>[[Cesare]], ''[[De bello gallico]]'', III, 67</ref> e da [[Sallustio]]<ref>[[Sallustio]], ''[[Bellum Iugurthinum]]'' III, 36</ref>.
 
== XX secolo ==