Sigismondo Gonzaga: differenze tra le versioni

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Durante questi anni del suo episcopato egli seppe guadagnarsi la stima anche dei cardinali scismatici che senza successo tentavano di attirarlo dalla loro parte; egli invece sostenne strenuamente i diritti di [[Giulio II]] contro gli attacchi del [[Concilio di Pisa]]. Legato per le armi della Lega nel [[1512]], in quello stesso anno divenne legato a [[Bologna]] rimpiazzando il cardinale [[Papa Leone X|Giovanni de' Medici]] che ricopriva tale carica dal [[1511]] ma che era stato fatto prigioniero dai francesi durante la [[battaglia di Ravenna]] del [[1512]]; il cardinale Gonzaga entrò in città come legato il 13 luglio [[1512]] e cedette l'incarico nuovamente al cardinale de Medici quando questi venne rilasciato l'anno successivo, preferendo quindi ritirarsi nella residenza paterna di [[Mantova]]. Sigismondo Gonzaga prese parte al conclave del [[1513]] che elesse papa il predetto Giovanni de Medici col nome di [[Leone X]], il quale ricompensò il cardinale con il feudo di [[Solarolo]] nel [[1514]]. Nel [[1521]] il Gonzaga venne nominato legato per la Marca d'Ancona e legato ''a latere'' per Mantova. Prese poi parte al conclave del [[1521]]-[[1522]] che elesse [[papa Adriano IV]] e nuovamente a quello del [[1523]] che elesse [[Clemente VII]]. Amministratore della sede di [[Aversa]] dall'inizio del [[1524]], diede le dimissioni da questo incarico il 1º luglio di quell'anno.
{{Gonzaga (1433-1530)}}
 
[[File:Marengo-Panorama.jpg|thumb|left|[[Marengo (Marmirolo)|Marengo]], Palazzo Custoza.]]
Nel [[1502]], mentre ricopriva la carica di preposito dell'abbazia di [[San Benedetto Po]], iniziò la costruzione del palazzo in frazione [[Marengo (Marmirolo)|Marengo]] di [[Marmirolo]], ora conosciuto come ''Palazzo Custoza.'' Fu amante delle arti e raffinato collezionista di medaglie. Commissionò opere di valore a [[Lorenzo Lotto]] e allo scultore mantovano [[Pier Jacopo Alari Bonacolsi]].
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D'argento, alla croce patente di rosso accantonata da quattro aquile di nero dal volo abbassato; sul tutto, inquartato: nel primo e nel quarto di rosso al leone dalla coda doppia d'argento, armato e lampassato d'oro, coronato e collarinato dello stesso; nel secondo e nel terzo fasciato d'oro e di nero (Gonzaga di Mantova). Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di rosso. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5.<br />Motto: CROCODILI LACRYMAE
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[[File:Sigismondo Gonzaga.jpg|miniatura|destra|Ritratto del cardinale Sigismondo Gonzaga.]]
 
== Bibliografia ==