Rodolfo II d'Asburgo: differenze tra le versioni

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== La magica Praga di Rodolfo ==
[[File:Arcimboldovertemnus.jpeg|thumb|''[[Vertumno (Arcimboldo)|Vertumno]]'', ''Ritratto dell'imperatore Rodolfo II'' di [[Giuseppe Arcimboldi]], 1590.]]
In ambito letterario, l'atmosfera magica che caratterizza i luoghi e i tempi rodolfini sono stati oggetto della narrazione di autori (tra gli altri) come [[Leo Perutz]] (''Di notte sotto il Ponte di Pietra''), [[Gustav Meyrink]] (''L'Angelo della finestra d'Occidente''), [[John Banville]] (''La notte di Keplero'') e [[Bruce Chatwin]] (''Utz''). Ciascuno di questi autori ha saputo raccontare un aspetto diverso della personalità del monarca, focalizzandosi di volta in volta su uno tra i suoi tanti interessi. Perutz narra del suo amore per la bella moglie del mercante ebreo Mordechai Meisl, e dei suoi rapporti con la comunità ebraica e in particolare con Rabbì Loew (il leggendario creatore del [[Golem]]); Meyrink racconta del suo rapporto con i già citati Dee e Kelly; Banville ce lo mostra interessato ai poteri delle stelle mentre disserta di matematica con [[Johannes Kepler|Keplero]] e [[Tycho Brahe|Brahe]]; Chatwin lo prende a modello in qualità di collezionista esemplare.
Sul personaggio e sulla sua epoca sono stati prodotti anche alcuni saggi: in particolare vanno ricordati ''Rodolfo II d'Asburgo, l'enigma di un imperatore'' di R. J. W. Evans, e ''[[Praga magica]]'' di [[Angelo Maria Ripellino]] (quest'ultima opera tratta solo in parte dell'argomento). Un saggio sulle collezioni imperiali è contenuto in "Tesori dei principi" di Geza Von Absburg.