Gemini 8: differenze tra le versioni

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Il programma di volo per Gemini 8 prevedeva l’aggancio della navicella spaziale con un [[satellite artificiale|satellite]] precedentemente lanciato nello spazio del tipo [[Agena Target Vehicle|Agena]]. Praticamente si trattò del programma originale della missione di [[Gemini 6A|Gemini 6]] che era stato abbandonato dopo che il lancio del satellite era fallito. Il programma di volo venne dunque spostato alla missione di Gemini 8.
 
Inoltre il programma prevedeva che il pilota Scott uscisse dalla capsula per svolgere dell’[[attività extraveicolare]]. A differenza della passeggiata relativamente breve di [[Edward White|Ed White]] durante la missione di [[Gemini 4]] per l’[[attività extraveicolare|EVA]] di questa missione venne prevista una durata di ca.circa 90 minuti, in modo da comprendere il sorvolo della parte notturna della [[Terra]]. Inoltre furono previsti dieci esperimenti di tipo scientifico.
 
La navicella spaziale venne consegnata a [[John F. Kennedy Space Center|Cape Kennedy]] l’8 gennaio [[1966]], mentre il [[razzo vettore]] del tipo [[Titan (famiglia di razzi)|Titan]] venne assemblato sulla rampa di lancio il 13 gennaio. Infine, la navicella spaziale venne montata in punta del razzo vettore il 31 gennaio.
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Il problema con l’incastramento dell’ugello di pilotaggio succedette nel momento più inopportuno di tutta la missione. Infatti molte persone importanti e in grado di individuare e di risolvere il problema non furono raggiungibili esattamente nel momento quando il fatto avvenne. Gli esponenti del direttivo della NASA si trovavano infatti ad un ricevimento, mentre gli esperti della ditta costruttrice della capsula, la [[McDonnell Aircraft Corporation]] si trovavano in volo da [[John F. Kennedy Space Center|Cape Kennedy]] verso [[Houston]], [[Texas]], per continuare ad osservare la missione direttamente dal centro di controllo a terra, il [[Lyndon B. Johnson Space Center]]. In conseguenza, per i successivi voli nello spazio, venne garantita la continua presenza di collaboratori della McDonnell presso il centro di controllo a terra di Houston, mentre ci si assicurò che tutti gli esponenti del direttivo della NASA non fossero contemporaneamente assenti.
 
Il satellite del tipo Agena invece poté rimanere in orbita e venne portato su di un’altraun'altra traiettoria mediante una manovra a distanza effettuata da terra. Così poté eventualmente essere utilizzato quale meta per future manovre [[rendezvous]] o di aggancio.
 
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