Alexandre Edme, barone di Méchin: differenze tra le versioni
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===La lunga caduta di Napoleone===
Venne, nel [[1812]] la ritirata di [[Napoleone I di Francia|Napoleone]] dalla [[campagna di Russia|Russia]], la [[battaglia di Lipsia]], il 16-19 ottobre [[1813]], seguita, il 31 marzo [[1814]], dalla caduta di [[Parigi]], che costrinse, il 6 aprile l'[[Napoleone I di Francia|Imperatore]] alla abdicazione ed alla successiva stipula del [[Trattato di Fontainebleau (1814)|Trattato di Fontainebleau]], l'11 aprile.
Méchin perse il posto di prefetto: una notizia, pare, ben accolta dalla popolazione del dipartimento giacché, dopo una sommossa per il grano, il prefetto era, generalmente, detestato<ref>Laurent Esnault, Mémoires sur Caen</ref>.
Al principio dei [[cento giorni]], il 6 aprile [[1815]], divenne prefetto del dipartimento di [[Ille-et-Vilaine]], salvo perdere il posto dopo [[battaglia di Waterloo|Waterloo]]. Un passaggio praticamente obbligato, dal momento che la corte di [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] e la [[Carta francese del 1814|Carta 'costituzionale']] del [[1814]] avevano applicato un oblio giudiziario generale per i fatti avvenuti sino al [[1814]] e, in questo quadro, l'aver ricoperto un incarico pubblico sotto il ritornato [[Primo Impero francese|Imperatore]] venne considerato una recidiva.
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===I liberali alla maggioranza alla opposizione===
Il clima politico cominciò a cambiare proprio con quelle elezioni del [[1819]]: le potenze della [[Quadruplice Alleanza (1815)|Quadruplice alleanza]] si inquietarono per il secondo e grande successo ottenuto dai liberali e non ostacolato (se non propiziato) dal [[Luigi XVIII di Francia|re]]. Tanto da provocare la caduta del primo ministro liberale [[Jean-Joseph Dessolles|Dessolles]], sostituito dal meno intransigente [[Élie Decazes|Decazes]]. La rottura definitiva fra [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]] ed i liberali venne il 13 febbraio [[1820]], con l'assassinio del [[Carlo di Borbone-Francia (1778-1820)|duca di Berry]], figlio del fratello del re, il futuro [[Carlo X di Francia|Carlo X]].
Decazes si dimise il 17 febbraio e venne rimpiazzato dal rientrante [[Armand Emmanuel de Vignerot du Plessis, duca di Richelieu|duca di Richelieu]], affiancato dal [[François-René de Chateaubriand|Chateaubriand]] (notevole anti-liberale), agli esteri e dal [[Jean-Baptiste Guillaume Joseph, conte di Villèle|Villèle]], leader del 'partito' ''ultra''.
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===L'indirizzo dei 221===
Il vero momento di gloria della vita del Méchin venne il 18 marzo [[1830]], allorché la Camera dei deputati votò, con il suo concorso, il cosiddetto "[[Indirizzo dei 221]]", con il quale la maggioranza liberale eletta nel [[1830]] espresse la propria richiesta a [[Carlo X di Francia|Carlo X]] di sostituire il ministero del conservatore [[Jules, Principe di Polignac|principe di Polignac]] con uno più affine alle nuove Camere.
Subito dopo l'adozione, Méchin si precipitò al ''[[Palais-Royal]]'' per comunicare il felice esito al [[Luigi Filippo di Francia|duca di Orléans]], evidentemente già addentro alla cosa.
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*[[Rivoluzione di Luglio]]
*[[Monarchia di Luglio]]
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