Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani: differenze tra le versioni

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[[File:L'IngegneriaFerroviariavol5anno1908n16.jpg|thumb|upright=1|La prima pagina del fascicolo de ''L'ingegneria ferroviaria'' contenente il necrologio ufficiale di Pietro Mallégori.]]
Il CIFI fu fondato nel 1899 per iniziativa dell'ingegner [[Pietro Mallegori|Pietro Mallégori]] (Bergamo, 22 settembre [[1858]]-Milano, 5 agosto [[1908]]), laureato nel [[Politecnico di Milano]] nel [[1881]], quadro delle [[Società per le Ferrovie dell'Alta Italia|Strade ferrate dell'Alta Italia]] e poi della [[Rete Adriatica]]<ref>''Pietro Mallegori'', in ''L'ingegneria ferroviaria'', 4 (1908), pp. 1-2</ref>. Il primo presidente fu Leonardo Loria, docente di Ferrovie nel [[Politecnico di Milano]].
Presidente Onorario dal 10 dicembre 1905 fu [[Riccardo Bianchi]], il primo direttore generale delle Ferrovie dello Stato<ref>{{cita libro | nome= Giuseppe | cognome= Pavone| titolo= Riccardo Bianchi. Una vita per le ferrovie Italiane| anno= 2005| editore= Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani| città= Roma| p=151}}</ref>.
 
Tra i suoi soci individuali si segnalano gli ingegneri [[Uberto Bajocchi]]<ref>Che nel [[1946]] fu nominato commissario straordinario e fece riprendere le attività del collegio, sospese a causa della [[seconda guerra mondiale]]. Cfr. Michele Mario Elia, Bruno Cirillo, ''I 170 anni delle ferrovie italiane testimoniati dalle riviste del CIFI'', in ''La tecnica professionale'', n. s. 16 (2009), n. 9, p. 2-3.</ref>, [[Riccardo Bianchi]], [[Ugo Cantutti]], [[Guido Corbellini]], [[Alfredo D'Arbela]], [[Giulio Giovanardi]], [[Franco Di Majo]], Pietro Lanino<ref>''L'ing. Pietro Lanino'', in ''Rivista tecnica delle ferrovie italiane'', a. 19, 38 (1930), n. 5, pp. 217-220.</ref>, [[Leonardo Loria]], Matteo Maternini, [[Lucio Mayer]], [[Piero Muscolino]], Manlio Perilli, [[Giovanni Robert]], [[Giuseppe Vicuna]].
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L'attuale presidente del CIFI è l'ingegner [[Mauro Moretti]], dal [[2006]] al [[2014]] amministratore delegato di [[Ferrovie dello Stato]] (nel 1905 fu scelto quale presidente onorario il primo direttore generale delle FS ingegner Riccardo Bianchi)<ref>Nel secondo dopoguerra fu scelto quale presidente onorario l'ingegner [[Guido Corbellini]]</ref>.
 
Il CIFI è organizzato in quindici sezioni regionali, localizzate nelle città [[Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato|sedi delle ex Direzioni Compartimentali delle Ferrovie dello Stato]], raggruppate in tre aree: Area [[Nord Italia|Nord]], Area [[Centro Italia|Centro]] e Area [[Sud Italia|Sud]]. Le attività citate sono organizzate dalla sede centrale e dalle sezioni territoriali, spesso in collaborazione con enti e aziende esterni.
 
Presso la sede centrale ha sede la biblioteca "Pietro Mallégori-Manlio Perilli"<ref>L'ingegner Manlio Perilli (Roma 1912-Roma 1997), dirigente generale delle FS e assistente del professor [[Uberto Bajocchi]], dal 1948 in poi fu tesoriere, amministratore e infine segretario generale del CIFI. Cfr. Bruno Cirillo, ''Ricordo di Manlio Perilli'', in ''Ingegneria ferroviaria'', 53 (1998), n. 2-3, p. 37.</ref>, accessibile anche ai non soci. Nel [[1943]] l'archivio interno e parte della biblioteca, allontanati da Roma per le vicende belliche, furono distrutti o rubati<ref>Ernesto Petrucci, ''Biblioteche'', ''cit.'', p. III</ref>.
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Negli anni Settanta il CIFI intervenne ufficialmente per "sbloccare" l'annosa e irrisolta questione del museo nazionale ferroviario, istituendo un gruppo di lavoro interno che contribuì al progetto del [[Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa]]<ref>Valter Guadagno, ''Il Museo di Pietrarsa e i musei viventi'', in ''La tecnica professionale'', n. s., 16 (2009), n. 9. pp. 53-63.</ref>.
 
Durante il convegno internazionale per il suo centenario (1999) rese nota una proposta, elaborata insieme a dirigenti della Direzione Risorse umane delle [[Ferrovie dello Stato]], di una ricognizione dei beni culturali del comparto ferroviario, proponendo la costituzione d'una Fondazione Ferrovie dello Stato incaricata di gestirli<ref> Laganà. ''[[#Bibliografia|Valorizzare cit.]]'', Un’iniziativa per il CIFI, pp. 69-77. </ref>. La [[Fondazione FS Italiane|Fondazione Ferrovie dello Stato]] fu poi istituita nel [[2013]]<ref>[http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=11e9b1d36ef3d310VgnVCM1000008916f90aRCRD ''FS News'', ''Ferrovie dello Stato Italiane, Trenitalia, RFI: nasce la “Fondazione FS Italiane” per promuovere nel paese la cultura ferroviaria'', 6 marzo 2013]</ref><ref>[http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=402a4fb21dd71410VgnVCM1000008916f90aRCRD ''FS news'', ''La Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane'', 3 ottobre 2013]</ref><ref>[http://www.fondazionefs.it/ Sito ufficiale della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane.]</ref>.
 
==Note==
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==Bibliografia==
*''L'ing. Pietro Lanino'', in ''Rivista tecnica delle ferrovie italiane'', a. 19, 38 (1930), n. 5, pp. 217-220&nbsp;217–220.
*Antonio Laganà, ''Saluto del presidente del CIFI per i cinquant'anni di Ingegneria ferroviaria'', in ''Ingegneria ferroviaria'', 51 (1996), n. 7, pp. 415-416&nbsp;415–416.
*Giuseppe Romolo Corazza, ''50 anni di Ingegneria ferroviaria... e qualcuno di più'', in ''Ingegneria ferroviaria'', 51 (1996), n. 7, pp. 417-423&nbsp;417–423.
*Bruno Cirillo, ''I 100 anni del CIFI'', in ''Ingegneria ferroviaria'', 54 (1999), n. 3, pp. 107-118&nbsp;107–118.
*Antonio Laganà, ''Valorizzare la cultura tecnica ferroviaria nei 100 anni del CIFI'', in ''Il sistema di trasporto europeo: tempi e modi dell’integrazione. Convegno internazionale ferroviario ed esposizione per il centenario del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI), Villa Erba-Cernobbio (Como), 22-23 aprile 1999'', [[Roma]], CIFI, 1999.
*Bruno Cirillo, Angela Di Cera, ''Manifestazione per i 102 anni del CIFI'', in ''La tecnica professionale'', n. s., 9 (2002), n. 7-8, pp. 106-111&nbsp;106–111.
*[{{cita web|http://www.aib.it/aib/editoria/n17/0502fs.htm |Ernesto Petrucci, ''Biblioteche ferroviarie in Italia: il caso FS'', in ''AIB Notizie'', 17 (2005), n. 2, pp. I-III.]}}
* Giuseppe Pavone, ''Riccardo Bianchi. Una vita per le ferrovie Italiane'', Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2005.
 
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==Collegamenti esterni==
*[{{cita web|http://www.cifi.it |Sito ufficiale del CIFI]}}
*[{{cita web|http://www.ingegneriaferroviaria.it/web/it |Sito ufficiale di ''Ingegneria ferroviaria'']}}
*[{{cita web|http://www.trenidicarta.it/riviste/rivistatecnica.pdf |''Rivista tecnica delle ferrovie italiane. Indice sistematico 1912-1942'']}}
 
{{Portale|ingegneria|trasporti}}