Giuseppe De Santis: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Biobot (discussione | contributi)
m Fix tmpl
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: fix citazione web (v. discussione)
Riga 24:
Tra il [[1935]] e il [[1940]] a Roma, studente universitario di Lettere e filosofia (che presto abbandonerà per seguire la sua vocazione di cineasta) poté frequentare un gruppo di giovani intellettuali gravitanti intorno al ''Meridiano di Roma'' ma soprattutto alla galleria d’arte della ''Cometa'' diretta dal poeta [[Libero de Libero]], suo conterraneo. Il gruppo elaborava allora una poetica e visione artistica globale versata all’[[interdisciplinarità]] e improntata a razionalità e concretezza: e proprio per questi principi il De Santis capì che l’illustrazione e la discussione più efficace poteva essere realizzata meglio con lo strumento della [[cinematografia]]. Frequenta l'[[Osteria Fratelli Menghi]], noto punto di ritrovo per pittori, registi, sceneggiatori, scrittori e poeti tra gli anni '40 e '70.
 
Il quel periodo la situazione del [[cinema italiano]] era depressa, a causa del divieto autarchico decretato dal [[fascismo]] contro l’importazione di [[film]] stranieri: imperversava la moda dei ''telefoni bianchi'', etc. A tale situazione reagì il gruppo di intellettuali raccolti intorno alla rivista quindicinale ''[[Cinema (rivista)|Cinema]]'' (diretta da [[Vittorio Mussolini]], figlio di [[Benito Mussolini]]), su cui già dal 1940 De Santis curò una rubrica fissa: discutendo e collaborando con giovani di talento, quali [[Carlo Lizzani]], [[Gianni Puccini]] e [[Antonio Pietrangeli]], contribuì allora a fare di ''Cinema'' ''la rivista che durante il fascismo riuscì a svolgere, tra le righe, un’opposizione sempre più chiara e significativa alla politica culturale del regime'' ([[Gianni Rondolino]], ''Storia del cinema italiano'', p. 410) e quel vivaio di forze culturali, ispirate dalla visione culturale di [[Giuseppe Bottai]], nel dopoguerra convertitesi all'antifascismo contribuiranno al rinnovamento della cinematografia italiana.
 
Peraltro negli anni 1940 e [[1941]] De Santis frequentò a Roma il [[Centro Sperimentale di Cinematografia]], dove si diplomò brillantemente e poté realizzare le prime prove di regia. In quegli anni entrò anche in contatto con un importante gruppo di giovani romani antifascisti, segnatamente [[Mario Alicata]], [[Giaime Pintor]], [[Antonello Trombadori]] e il conterraneo [[Pietro Ingrao]] tutti fuoriusciti dal fascismo sociale ed antisemita di Bottai<ref>Vedi la voce [[Gruppo Universitario Fascista]]</ref> per approdare gradatamente al comunismo. La frequentazione di questo gruppo fu determinante per l’orientamento politico e culturale del giovane De Santis, che militando nel [[Partito Comunista Italiano|PCI]] incontrò spontaneamente la classe operaia e il mondo contadino, dai quali attingerà non solo temi e questioni che tratterà nelle sue opere mature, ma anche uno stile appropriato, realista e epico come lo erano le tradizioni narrative e cantate della cultura popolare.
Riga 108:
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.assodesantis.it/ |Associazione Giuseppe De Santis]}}
* {{Cinematografo|nome|31345}}
* {{Imdb}}