Secondo armistizio di Compiègne: differenze tra le versioni

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Il 20 giugno il Maresciallo Pétain annunciò alla nazione la decisione di chiedere un armistizio ai tedeschi con questo discorso:
{{quotecitazione|Francesi! Ho pregato il nemico di sospendere le ostilità. Il governo ha nominato ieri i plenipotenziari incaricati di accogliere le condizioni dei nemici. Ho preso questa decisione così grave per il cuore di un soldato perché ci è stata imposta dalla situazione militare. Noi speravamo di poter offrire resistenza sulla linea della Somme e dell’Aisne. Weygand stava procedendo al raggruppamento delle nostre forze armate. Il suo stesso nome era garanzia di vittoria. Ma la linea ha ceduto alla pressione nemica e le nostre truppe sono state costrette a ritirarsi. La richiesta dell’armistizio era inevitabile sin dal 13 giugno. La sconfitta vi sorprende. Voi pensate al 1914 e al 1916 e ne ricercate i motivi. Ve li indico io stesso. Il 1º maggio 1917 noi avevamo ancora sotto le armi 3.280.000 uomini, sebbene noi avessimo già alle spalle tre anni di lotta sanguinosa. Alla vigilia dell’attuale battaglia le nostre forze contavano 500 mila uomini in meno. Nel maggio del 1918 combattevano 85 divisioni inglesi, nel maggio 1940 erano, viceversa, solo 10. Nel 1918 avevamo l’appoggio di 58 divisioni italiane e 42 americane. La nostra inferiorità in fatto di munizioni era ancora maggiore di quella in uomini. L’aviazione francese era rispetto a quella nemica in un rapporto di 1 a 6. Troppo pochi uomini, troppe poche armi, troppo pochi alleati, ecco i motivi della nostra sconfitta. Il popolo francese non contesta di avere subito una sconfitta. Ogni popolo ha conosciuto successi e insuccessi. Nel modo di reagire ad essi si riconosce la sua debolezza o la sua grandezza. Trarremo la lezione della lotta che abbiamo perduto. Da quando abbiamo vinto la cupidigia ha cacciato via lo spirito di sacrificio. Abbiamo chiesto più di quanto abbiamo meritato. Volevamo sottrarci agli sforzi. Ora siamo stati sopraffatti dalla calamità. Sono stato con voi nei giorni della gloria. Come capo del governo sono e rimango con voi anche nei giorni di lutto. Resistete con me, la lotta rimane la stessa. Ne va della Francia, del suolo della Francia e dei suoi figli|Discorso di [[Philippe Pétain]]<ref>in [http://www.ispionline.it/eng/ristr_mia/documents/antologia_diplomatica_2.pdf Antologia diplomatica - La crisi dell’Europa (1914-1945)], a cura dell'[http://www.ispionline.it Istituto per gli Studi di Politica Internazionale], pag. 146</ref>.}}
 
== La scelta di Compiègne ==
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Questo il testo del Preambolo:
{{quotecitazione|Nel novembre del 1918 le forze armate tedesche hanno deposto le armi confidando nelle assicurazioni date al Reich tedesco dal presidente statunitense Wilson e confermate dagli alleati. Si concludeva in tal modo una guerra che il popolo tedesco e il suo governo non avevano voluto e nella quale nonostante la loro enorme superiorità i nemici non erano riusciti a trionfare decisamente sull’esercito tedesco, sulla marina o sull’aviazione tedesche. Ma la violazione delle promesse solennemente date ebbe inizio all’atto stesso dell’arrivo della commissione d’armistizio tedesca. Cominciò così l’11 novembre 1918 in questo stesso treno il calvario del popolo tedesco. Ebbero così inizio da qui tutto il disonore e l’umiliazione, le sofferenze umane e materiali che potevano essere inflitte a un popolo. Violazione della parola e spergiuro congiurarono contro un popolo che dopo un’eroica resistenza durata oltre quattro anni aveva ceduto solo all’unica debolezza di prestar fede alle promesse di uomini di Stato democratici. Il 3 settembre 1939 – a venticinque anni dallo scoppio della guerra mondiale – Inghilterra e Francia senza motivo alcuno hanno nuovamente dichiarato guerra alla Germania. Ora è venuta la decisione delle armi, la Francia è vinta, il governo francese ha pregato il governo del Reich di rendergli note le condizioni tedesche per un armistizio. Il fatto che per ricevere queste condizioni sia stata scelta la storica foresta di Compiègne si deve alla volontà di estinguere una volta per sempre, con questo atto di giustizia riparatrice, un ricordo che per la Francia non è certo una pagina di gloria della sua storia e che dal popolo tedesco fu avvertito come l’onta più profonda di tutti i tempi. La Francia è stata sconfitta ed è crollata dopo un’eroica resistenza in un’unica sequenza di sanguinose battaglie. Non perciò la Germania si propone di conferire alle condizioni o ai negoziati d’armistizio caratteri d’oltraggio all’indirizzo di un nemico valoroso. Scopo delle richieste è: 1. impedire una ripresa della lotta; 2. offrire alla Germania tutte le garanzie per la continuazione della guerra contro l’Inghilterra alla quale essa è costretta; 3. creare le premesse per la formazione di una nuova pace, il cui contenuto essenziale sarà la riparazione dell’ingiustizia arrecata con la forza al Reich tedesco|Preambolo del secondo armistizio di Compiègne<ref>Ottavio Barié, Massimo de Leonardis, Anton Giulio de' Robertis e Gianluigi Rossi, ''Storia delle relazioni internazionali. Testi e documenti (1815-2003)'', Monduzzi editore, 2004, p. 298.</ref>}}
 
== La firma ==
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== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|url=http://www.lasecondaguerramondiale.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=315 |titolo=Il testo dell’armistizio (in italiano)]}}
 
== Note ==