Silvio Pucci: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Le sue opere, dalle pennellate larghe, stese con grandi campiture di colore, sono soprattutto paesaggi toscani e nature morte alle quali vanno aggiunti alcuni ritratti di scene familiari, dove emerge forte lo stile toscano degli sfondi agresti e nella pacata atmosfera. Presente in alcuni musei regionali (a [[Latina]] per esempio) le sue opere girano soprattutto nel mercato delle gallerie private.
Negli anni '20, recatosi a Parigi, era rimasto come folgorato dalla pittura di Cézanne, rimanendone profondamente influenzato.
Negli anni '30 e '40 era un artista stimato, quotato, premiato alla Biennale di Venezia. Compromesso con fascismo nel dopoguerra non seppe riciclarsi politicamente e fu in un certo senso "epurato". Oggi la sua opera è in corso di rivalutazione e appare meritarsi un posto di rilievo tra gli artisti nel Novecento italiano. Nel [[1948]] acquistò una casetta nel piccolo paese mugellano di [[Montepulico]], dove trascorreva l'estate dipingendo paesaggi con stile fresco e luminoso. Venivano a trovarlo gli amici artisti della Compagnia del Paiolo, alcuni dei quali (per es. lo scultore Bino Bini) comprarono delle case nel paese con l'intento di fondare una comunità di artisti e amanti dell'arte. Sulla facciata della sua abitazione si può oggi vedere una lapide che lo ricorda.
==Collegamenti esterni==
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[[Categoria:Pucci|Silvio Pucci]]
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