Sant'Angelo in Lizzola: differenze tra le versioni

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L'abitato di Sant'Angelo in Lizzola si origina intorno all'anno 1000 dall'unione di due castelli preesistenti, quello di Monte Sant'Angelo e quello di Liciole (Lizzola). Il piccolo borgo di Montecchio si annette al territorio di Sant'Angelo nel [[1389]], nel corso dell'espansione del abitato verso il fiume [[Foglia (fiume)|Foglia]], durante il [[medioevo]].
 
Durante il Quattrocento, Sant'Angelo in Lizzola entrò nella sfera di influenza degli [[Sforza]], signori di [[Pesaro]]; seguì poi le vicende del [[Ducato di Urbino]], quando [[papa Giulio II]] cedette i territori sforzeschi al duca [[Francesco Maria della Rovere]] nel [[1513]].<br />
Fu proprio il Duca di Urbino, Francesco Maria II, ad elevare a contea il castello di Sant'Angelo in Lizzola e a cederlo in feudo alla famiglia Mamiani dal [[1584]].
 
Tra i cittadini illustri non si può dimenticare di citare [[Giovanni Branca]], che nacque a Sant'Angelo nel [[1571]].<br />
Fu architetto della [[Santa Casa di Loreto]], lasciando in quella città opere importanti, come il consolidamento delle mura e l'edificazione della Porta Marina oltre ad averne ripristinato l'acquedotto. Ma il suo ingegno non si limitò all'edilizia, infatti fu il primo che pensò ad utilizzare il vapore come forza motrice: nel trattato "Le Machine" spiega come possa essere utilizzata la sua invenzione e quali benefici se ne potessero trarre.
 
Come già detto, a partire dal [[1584]] le vicende di Sant'Angelo furono per lunghissimo tempo legate ai conti Mamiani, fino al [[1885]], anno della morte dell'ultimo rappresentante della famiglia, il celebre [[Terenzio Mamiani]].
 
L'altra famiglia nobile che legò indissolubilmente il suo nome a quello di Sant'Angelo in Lizzola, è quella dei Perticari. Soprattutto tra la fine del [[XVIII secolo]] e l'inizio del [[XIX secolo|XIX]], a Sant'Angelo, grazie all'opera del conte Giulio Perticari, convenivano i migliori ingegni dell'epoca: da [[Vincenzo Monti]] a [[Gioacchino Rossini]], da [[Giacomo Leopardi]] al Giordani e al Cassi. L'atmosfera culturale era talmente vivace che nel 1851 fu inaugurato il teatro (andato oggi completamente distrutto); i preziosi scenari dei fratelli Liverani di [[Faenza]], che facevano parte del corredo scenico del teatro, sono scampati alla distruzione. Attualmente, dopo un lungo restauro, sono custoditi dall'ultimo rappresentante della famiglia Perticari, Giancarlo Cacciaguerra.
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== Amministrazione ==
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==Sport==
 
La [[Real Montecchio]] è la principale squadra di calcio che gioca nel campionato regionale di [[Prima Categoria]], l'altra è il Sant'Angelo che gioca nel campionato di [[Terza Categoria]].