Rivoluzione spagnola del 1868: differenze tra le versioni
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{{Storia Spagna}}La '''Rivoluzione spagnola''' o '''''La Gloriosa''''', conosciuta anche come '''''La Settembrina''''', fu
== Contesto storico ==
A metà degli anni [[1860]], il malcontento contro il regime monarchico di [[Isabella II di Spagna|Isabella II]] era evidente tra gli ambienti popolare, politico e militare. Il [[moderatismo]] spagnolo, al potere dal [[1845]], si trovava di fronte ad una forte crisi interna e non era stato in grado di risolvere i problemi del paese. La crisi economica era ancora più grave dopo le perdite della [[Guerra Ispano-Sudamericana]] e le [[rivolta|rivolte]], come quella condotta da [[Juan Prim]] nel [[1866]] e la [[rivolta del Cuartel di San Gil|rivolta dei sergenti di San Gil]], si moltiplicavano. Durante
Alla morte di [[Leopoldo O'Donnell|O'Donnell]] nel [[1867]], si verificò
== Lo scoppio della Rivoluzione ==
A settembre [[1868]] la sorte della corona era già decisa. Le forze navali con base a [[Cadice]], comandate da [[Juan Bautista Topete|Juan Bautista Topete y Carballo]], si ammutinarono contro il governo di Isabella II. La rivolta avvenne nello stesso luogo in cui
{{citazione|Spagnoli: La città di [[Cadice]] in rivolta con tutta la provincia (...) nega l’obbedienza al governo che risiede a [[Madrid]], sicura che sia il leale interprete dei cittadini (...) e decide di non deporre le armi finché la Nazione non recuperi la sovranità, manifesti la propria volontà e che questa sia compiuta. (...) Calpestata la legge fondamentale (...), corrotto il suffragio dalla minaccia, (...) morto il Municipio; foraggiata dell’Amministrazione e l’Azienda dell’immoralità; tirannizzata l’istruzione; messa a tacere la stampa (...). questa è la Spagna di oggi. Spagnoli, chi la detesta tanto da non azzardarsi ad esclamare: “Dev’essere sempre così?” (...) Vogliamo che una legalità comune creata per tutti abbia l’implicito e costante rispetto di tutti. (...) Vogliamo che un Governo provvisorio, che rappresenti tutte le forze vive del paese, assicuri l’ordine, mentre il suffragio universale getta le fondamenta della nostra rigenerazione sociale e politica. Per realizzare il nostro proposito incrollabile ci affidiamo al concorso di tutti i liberali, unanimi e compatti davanti al pericolo comune; con l’appoggio delle classi agiate, che non vorranno che il frutto del loro sudore continui ad arricchire l’interminabile serie di favoriti; con i difensori dell’ordine, se vogliono vedere quanto stabilito su solide basi di moralità e del diritto; con gli ardenti sostenitori delle libertà individuali, le cui aspirazioni saranno al riparo della legge; con l’appoggio dei ministri dell’altare, interessati prima di tutti ad offuscare nelle proprie origini le fonti del vizio e dell’esempio; con tutto il popolo e con l’approvazione, infine, dell’Europa intera, poiché non è possibile che il consiglio delle nazioni abbia decretato o decreti che la Spagna deve vivere nell’umiliazione. (...) Spagnoli: accorrete tutti alle armi, unico mezzo per iniziare l’effusione di sangue (...), non sotto l’impulso del rancore, sempre funesto, né con la furia dell’ira, ma con la solenne e poderosa serenità con la quale la giustizia impugna la propria spada! Che viva la Spagna con onore!|}}
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Lo firmano [[Juan Prim]], [[Domingo Dulce]], [[Francisco Serrano]], [[Ramón Nouvillas]], [[Rafael Primo de Rivera]], [[Antonio Caballero de Rodas]] e [[Juan Bautista Topete]].
A quel punto si avvertiva
Sia il presidente [[Ramón María Narváez]] che il suo ministro capo [[Luis González Bravo]] abbandonano la regina. Narváez morirà lo stesso anno, facendo penetrare la crisi nei settori moderati. I generali [[Juan Prim|Prim]] e [[Francisco Serrano]] denunciarono il governo e gran parte
Il movimento iniziato in [[Andalusia]] si estese velocemente ad altri luoghi del paese, senza che le truppe del governo facessero seriamente fronte alle ribellioni.
A partire da questo momento e per sei anni ([[1868]]-[[1874]]) si cercherà di creare in [[Spagna]] un sistema di governo [[rivoluzionario]], conosciuto come [[Sessennio democratico]], finché il fallimento finale (che rischiava di costare
== La ricerca di un nuovo re ==
[[File:Isabella II of Spain in exile.jpg|thumb|La regina [[Isabella II di Spagna]] durante
Lo spirito rivoluzionario, che era riuscito a distruggere il governo spagnolo, mancava comunque di un chiaro indirizzo politico. La coalizione di liberali, moderati e repubblicani faceva fronte al compito di trovare un governo migliore che sostituisse quello di [[Isabella II]]. Il controllo del governo passò in un primo momento a [[Francisco Serrano]], artefice della precedente rivoluzione contro la dittatura di [[Baldomero Espartero]].
La ricerca di un Re adatto dimostrò di essere molto problematica per le [[Corti Spagnole|Corti]]. I [[repubblicani]], in fondo, erano inclini ad accettare un monarca che fosse una persona capace e rispettosa della Costituzione. [[Juan Prim]],
== Voci correlate ==
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