Marco Emilio Lepido (console 6): differenze tra le versioni

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Nel processo a [[Gneo Calpurnio Pisone]] del [[20]], per la morte di [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Germanico]], fu uno dei tre consolari che accettarono il gravoso compito di difenderlo.
 
L'anno successivo (nel [[21]]), si ritirò dal ballottaggio per la carica di governatore dell'[[Africa (provincia romana)|Africa proconsolaris]], poiché l'altro candidato era [[Quinto Giunio Bleso (console 10)|Quinto Giunio Bleso]], zio di [[Elio Seiano]].
 
Nel [[22]] chiese di restaurare a proprie spese la [[Basilica Emilia]] del [[Foro romano]], costruita dai suoi antenati. Due anni dopo, nel [[24]], Lepido cercò di mitigare la pena inflitta da [[Elio Seiano]] ad alcuni elementi della famiglia di [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Germanico]], tra cui Sosia Galla, moglie di [[Gaio Silio Aulo Cecina Largo]], morto suicida quello stesso anno.