Atella (città antica): differenze tra le versioni

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{{F|siti archeologici d'Italia|gennaio 2012}}
{{coord|40.891847| 14.286930|display=title|type:landmark_region:IT }}
{{Città antica
|Nome = Atella
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|Fondazione = ante 218 a.C.
|Fine = post 1030
|Causa = trasferimento della [[diocesi]] ad [[Aversa]]
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|Località moderna = [[Frattaminore]], [[Orta di Atella]], [[Sant'Arpino]] e [[Succivo]]
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'''Atella''' è una [[città]] di origine [[Osci|osca]], una delle più antiche della [[Campania]] e una delle prime ad aver ottenuto la ''[[civitas]]'' [[Civiltà romana|romana]]. Situata nel territorio a cavallo tra gli attuali [[Agro aversano]] ed Agro afragolese, oggi area metropolitana di Napoli, era attraversata dalla [[via Atellana]], che la conduceva a [[sud]]-[[ovest]] a [[Cuma]] e a [[nord]]-[[est]] a [[Capua (antica)|Capua]]. Parte del tracciato della via Atellana è conservato oggi, con lo stesso nome, nel tratto che attraversa [[Frattaminore]]. Dalla città prende nome l'[[atellana]], una delle forme di spettacolo d'origine locale che influenzano il [[teatro latino]].
==Storia==
Non se ne trova menzione su documenti precedenti alla [[seconda guerra punica]], quando, sebbene fosse una città indipendente e battesse [[moneta]] propria, era alleata con [[Capua antica|Capua]] e altre città campane e parteggiò per [[Cartagine]] dopo la [[battaglia di Canne]] ([[216 a.C.]]).<ref>{{cita|Livio|XXII, 61.11-12}}.</ref>
 
Fu occupata dai [[Civiltà romana|Romani]] nel [[210 a.C.]]: i sopravvissuti furono mandati in esilio e la città fu successivamente rifondata come rifugio per i profughi provenienti da [[Nuceria Alfaterna|Nocera]]. Sappiamo infatti che, poiché gli abitanti di Nuceria e Acerra, si lamentavano di non sapere dove andare a vivere, in quanto Acerra era stata in parte incendiata e Nuceria completamente distrutta, essi furono inviati dal [[proconsole]] [[Quinto Fulvio Flacco (console 237 a.C.)|Fulvio Flacco]] al [[Senato romano|Senato]] di [[Roma (città antica)|Roma]] a fare le loro rimostranze. Ai primi, gli Acerrani, venne concesso di ricostruire gli edifici incendiati; ai Nucerini si permise loro di trasferirsi ad Atella, mentre agli Atellani fu imposto di spostarsi a ''[[Calatia]]''.<ref>{{cita|Livio|XXVII, 3.6-7}}.</ref>
 
Nel [[I secolo a.C.]] [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] ne parlò così tanto da poter essere considerato il suo ''patron''; durante il periodo [[impero_romano|imperiale]] fu un ''municipium''.
 
Il declino della città cominciò quando la sua [[diocesi]] fu trasferita nella vicina città [[Normanni|normanna]] di [[Aversa]] nel [[1030]].
 
==Area archeologica==
{{Sito archeologico
|Nome = Atella (città antica)
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|LongEW=E
}}
'''Atella''' è una [[città]] di origine [[Osci|osca]], una delle più antiche della [[Campania]] e una delle prime ad aver ottenuto la ''[[civitas]]'' [[Civiltà romana|romana]]. Situata nel territorio a cavallo tra gli attuali [[Agro aversano]] ed Agro afragolese, oggi area metropolitana di Napoli, era attraversata dalla [[via Atellana]], che la conduceva a [[sud]]-[[ovest]] a [[Cuma]] e a [[nord]]-[[est]] a [[Capua (antica)|Capua]]. Parte del tracciato della via Atellana è conservato oggi, con lo stesso nome, nel tratto che attraversa [[Frattaminore]]. Dalla città prende nome l'[[atellana]], una delle forme di spettacolo d'origine locale che influenzano il [[teatro latino]].
==Storia==
Non se ne trova menzione su documenti precedenti alla [[seconda guerra punica]], quando, sebbene fosse una città indipendente e battesse [[moneta]] propria, era alleata con [[Capua antica|Capua]] e altre città campane e parteggiò per [[Cartagine]] dopo la [[battaglia di Canne]] ([[216 a.C.]]).<ref>{{cita|Livio|XXII, 61.11-12}}.</ref>
 
Fu occupata dai [[Civiltà romana|Romani]] nel [[210 a.C.]]: i sopravvissuti furono mandati in esilio e la città fu successivamente rifondata come rifugio per i profughi provenienti da [[Nuceria Alfaterna|Nocera]]. Sappiamo infatti che, poiché gli abitanti di Nuceria e Acerra, si lamentavano di non sapere dove andare a vivere, in quanto Acerra era stata in parte incendiata e Nuceria completamente distrutta, essi furono inviati dal [[proconsole]] [[Quinto Fulvio Flacco (console 237 a.C.)|Fulvio Flacco]] al [[Senato romano|Senato]] di [[Roma (città antica)|Roma]] a fare le loro rimostranze. Ai primi, gli Acerrani, venne concesso di ricostruire gli edifici incendiati; ai Nucerini si permise loro di trasferirsi ad Atella, mentre agli Atellani fu imposto di spostarsi a ''[[Calatia]]''.<ref>{{cita|Livio|XXVII, 3.6-7}}.</ref>
 
Nel [[I secolo a.C.]] [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] ne parlò così tanto da poter essere considerato il suo ''patron''; durante il periodo [[impero_romano|imperiale]] fu un ''municipium''.
 
Il declino della città cominciò quando la sua [[diocesi]] fu trasferita nella vicina città [[Normanni|normanna]] di [[Aversa]] nel [[1030]].
 
==Atella oggi==
Le rovine della città, consistenti in case private, numerose tombe e il ''giardino di Virgilio'', sono oggi conservate sui siti dei [[Comune|comuni]] di [[Frattaminore]] (più precisamente nella parte di Frattaminore corrispondente al capoluogo del comune di Pomigliano d'Atella, soppresso sotto il [[Fascismo]]), [[Orta di Atella]], [[Sant'Arpino]] e [[Succivo]]. Di questi, Orta di Atella, Sant'Arpino e Succivo hanno costituito, durante il fascismo, il comune di [[Atella di Napoli]]. Tutti e quattro, inoltre, sono soci fondatori dell'Associazione dei comuni atellani, cui si sono aggiunti di recente i comuni di [[Cesa]] e [[Gricignano di Aversa]].<ref>[http://www.unionedeicomuniatella.it Sito web dell'Unione dei Comuni denominata "Atella"]</ref>
Il Comune di [[Orta di Atella]] ad inizio 2012 ha lasciato l'Unione.<ref>[http://www.pupia.tv/ortadiatella/modules.php?name=News&file=article&sid=1463 News Unione dei Comuni Atellani]</ref>
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A Succivo è situato il museo archeologico nazionale dell'agro atellano, istituito all'inizio degli [[XXI secolo|anni 2000]].
 
Nel marzo del 2012 per far riaffiorare il ricordo dell'antica città della Campania, centro di cultura e patria delle famose "Fabulae Atellanae" nasce "Atella Multimedia", associazione culturale con lo scopo di diffondere la cultura mediante le nuove tecnologie e la multimedialità.
 
Nel luglio del 2012 la medesima associazione fonda Atella.TV,<ref>[http://www.atella.tv/atellawebtv/ Atella.TV, la Web TV della Cultura]</ref> la [[Web TV]] della cultura.<ref>[http://www.atellamultimedia.org/index.php?option=com_content&view=article&id=22&Itemid=27/ "Associazione Culturale Atella Multimedia"]</ref>
 
==Persone legate ad Atella==
==Personaggi illustri==
Atella ha dato i natali a numerosi autori fra cui Novio Atellano (a cui è intitolata la scuola media di Frattaminore) e dà il nome alla [[fabula atellana]], prima cellula del [[teatro]] moderno che, con le sue maschere Maccus, Pappus e Dossenus, è giunto fino alla riforma goldoniana del teatro, sopravvivendo comunque nel teatro napoletano, fino ai nostri giorni.
 
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* [[Sant'Arpino]]
* [[Succivo]]
{{portale|antica Roma|archeologia|Campania}}
 
{{portale|antica Roma|archeologia|Campania}}
[[Categoria:Città osche]]
[[Categoria:Città romane della Campania]]