Cordierite: differenze tra le versioni

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La cordierite è stata così nominata in onore del geologo francese [[Pierre L. A. Cordier]] (1777 - 1861).
 
 
Volendo dare credito alle vecchie leggende, i Vichinghi utilizzavano durante i loro viaggi in alto mare, come aiuto per la navigazione, una pietra che a seconda della sua posizione verso il sole cambiava colore. Con l'aiuto della "pietra del sole" potevano, anche con cielo coperto, stabilire la direzione nella quale si trovava il sole e orientare la loro direzione secondo questo. Da recenti ricerche è risultato che questa leggenda potrebbe proprio avere fondamento e che questa "pietra del sole" era con ogni probabilità una cordierite come quella che viene trovata nel fiordo di Oslo. La cordierite mostra effettivamente un cambiamento di colore a seconda della sua direzione verso la luce. Il pleocroismo è così marcato in questo minerale, che esso una volta portava il nome di dicroite, che deriva da greco 'dichroia' = due colori. Il colore del minerale è blu-viola. Da questo proviene il suo vero nome, 'iolite', che deriva anch'esso dalle parole greche 'ion' = viola e 'lithos' = pietra.
È nota per l'evidentissimo [[pleocroismo]], cioè un cambiamento di colore a seconda della direzione da cui viene illuminata, tanto che veniva chiamata "dicroite" ("due colori", in greco antico). Quando si presenta in qualità di [[gemma]], dal colore blu-viola, viene chiamata "iolite".
 
== Morfologia ==
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{{dx|[[Immagine:Cordierite_pléochroïsme.jpg|thumb|upright=1.4|[[Pleocroismo]] di cordierite (dicroismo)]]}}
[[Immagine:Cordierite 02.jpg|thumb|left]]
 
== La "pietra del sole" ==
Nelle leggende medievali è riportata una "pietra del sole" che sembra permettesse ai [[Vichingi]] di orientarsi rispetto alla posizione del sole anche con la nebbia o il cielo coperto durante i loro lunghi viaggi in mare. Un archeologo danese, Thorkild Ramskou, ipotizzò nel 1967 che poteva trattarsi di cristalli dotati di [[pleocroismo]], in grado di evidenziare la polarizzazione della luce solare che avviene nell'atmosfera, invisibile a occhio nudo. Secondo tale ipotesi, potrebbe trattarsi appunto di cordierite, abbastanza comune sulle coste norvegesi.<ref>{{cita web|url=https://www.polarization.com/viking/viking.html|titolo=The Viking Sunstone|accesso=8 marzo 2013}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Chasing the Sun|autore=Richard Cohen|editore=Simon and Schuster|anno=2011|p=372|isbn=9780857209801|url=https://books.google.it/books?id=rspEEVTcmIAC&pg=PT372}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==