Diogene di Sinope: differenze tra le versioni

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[[File:D371-diogène.-L2-Ch8.png|thumb|left|upright|Busto di Diogene (o di [[Crisippo di Soli|Crisippo]]), in una vecchia foto in bianco e nero]]
Diogene aveva scelto di comportarsi, dunque, come "critico" pubblico: la sua missione era quella di dimostrare ai Greci che la civiltà è regressiva, e di dimostrare con l'esempio che la saggezza e la felicità appartengono all'uomo che è indipendente dalla società. Diogene si fece beffe non solo della famiglia e dell'ordine politico e sociale, ma anche delle idee sulla [[Proprietà (diritto)|proprietà]] e sulla buona reputazione.<ref name=Filosofico/>
Una volta uscì con una [[lanterna]] di giorno, e, alla domanda su che cosa stesse facendo, rispose: "cerco l'uomo!", cioè cercavaintendendo "un essereuomo viventeonesto".<ref dallename=Torno>[http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/10/Diogene_disse_Spostati_fai_ombra_co_9_1108107090.shtml qualitàArmando cheTorno, ciE siDiogene aspetterebbedisse dial trovarere: in"Spostati, unmi uomo.fai ombra"]</ref>
 
Uno degli aspetti più clamorosi della sua filosofia era il suo rifiuto delle normali concezioni sulla decenza. Secondo gli aneddoti, Diogene mangiava in pubblico, viveva in una botte, defecava nel teatro pubblico, e non esitava ad insultare apertamente i suoi interlocutori. Diogene svolgeva in pubblico anche [[sessualità|atti sessuali]].<ref name=Torno/> I suoi ammiratori lo consideravano un uomo devoto alla ragione e di onestà esemplare. Per i suoi detrattori era un folle fastidioso e maleducato.<ref name=Filosofico/>