Maria Maddalena in estasi: differenze tra le versioni

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==Storia==
Di quest'opera esistono almeno otto copie<ref name=rep2014 />: tra queste, quellala versione conservata nella collezione privata di Roma che vennefu presentata neldallo storico dell''Caravaggio''arte diinglese [[John Gash]] nelnella sua monografia sul pittore lombardo (''"Caravaggio"'', [[2003]]). Non tutta la critica riconosce l'autografia della tela romana che, tuttavia, è sempre stata esposta con attribuzione certa a Merisi e come tale è riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali. Un'altra variante dell'originalecopia è conservata nel Musée des Beaux-Arts di [[Marsiglia]].
 
Nell'ottobre [[2014]], la storica dell'arte [[Mina Gregori]] ha reso noto il ritrovamento - in una collezione privata europea - di un'ulteriore versione, da lei riconosciuta come l'originale del Caravaggio sulla base dell'analisi tecnico-stilistica e la presenza di un biglietto, con grafia seicentesca, ritenuto autografo del Merisi.<ref name=rep2014>Dario Pappalardo (24 ottobre 2014). ''"E' lei la vera Maddalena". Svelato il mistero di Caravaggio''. La Repubblica.</ref>
Nell'ottobre 2014 la nota studiosa e storica dell'arte Mina Gregori ha reso noto il ritrovamento di un quadro raffigurante il medesimo soggetto e da lei riconosciuto quale vero autografo e originale di Caravaggio della Maddalena in estasi. Per tale motivo le precedenti otto versioni fino ad oggi conosciute sarebbero dunque le copie dell'originale in questione. Si trova presso una collezione privata e insieme al quadro è stato rinvenuto un biglietto risalente al '600 che fa risalire l'origine dell'opera al pittore lombardo. Si aspettano ulteriori scoperte, soprattutto riguardo alla storia del dipinto e alle vicissitudini collezionistiche dal 1610 a oggi, in quanto si tratta di un quadro praticamente sconosciuto alla critica, fino alla sua pubblicazione.
 
== Descrizione e stile ==
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In questa tela, Maria Maddalena non è rappresentata come una donna oppressa dal peccato, ma come una donna già convertita, immersa in una contemplazione estatica, come rivelano la fronte corrugata, gli occhi come stravolti e le dita intrecciate. Un approccio nuovo che influenzerà numerosi artisti come [[Pieter Paul Rubens|Rubens]], [[Simon Vouet]] (che si mostrò molto fedele all'opera nella sua ''Maddalena in estasi'', conservata a [[Besançon]]) e certamente [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] nel celebre gruppo scultoreo, l'<nowiki/>''[[Estasi di santa Teresa d'Avila|Estasi di santa Teresa]].
 
==Note==
<references />
 
{{Michelangelo Merisi}}