Banu Khuza'a: differenze tra le versioni

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Divenuti signori del territorio meccano, i Khuza'a consentirono ai "discendenti di [[Ismaele|Ismāʿīl]]" (i cosiddetti Ismaeliti), vale a dire ai [[Banu Jurhum]], di vivere in pace nella misura in cui essi non prendessero parte agli endemici dissensi fra clan. Un'epidemia l'anno dopo la conquista della cittadina decimò la popolazione. Un altro clan degli Azd ne profittò per installarsi a Mecca. Legami matrimoniali riunirono i due diversi clan.<ref name="houtsma" />
 
Il capo dei Khuzāʿa, Rabīʿa ibn Ḥāritha, riorganizzò i riti del [[pellegrinaggio]] preislamico, preoccupandosi anche di assicurare la soddisfazione dei pellegrini che giungevano a Mecca. A lui sembra si debba l'aver collocato un primo [[idolo]] nella [[CaabaKa'ba]] e, in particolare, di aver portato [[Hubal]] da Hīt, in [[Mesopotamia]]. L'idolo faceva parte di quelli esistenti già all'epoca di [[Maometto]]. <br>
Rabīʿa sposò Fuhayra una figlia di al-Ḥārith b. Muḍāḍ al-Jurhumī e fu dal loro matrimonio che nacque ʿAmr b. Luḥayy (il cui vero nome era quindi ʿAmr b. Rabīʿa). Fu per questa nascita che il controllo del santuario urbano della Mecca poté passare nelle mani dei Khuzāʿa, mentre i Jurhum - estromessi della gestione della ritualità devozionale che aveva nella CaabaKaʿba il suo momento più significativo - non riuscirono a recuperare la loro condizione e, dopo alcune sconfitte nei confronti che ebbero luogo coi Khuzāʿa, abbandonarono la città.
 
L'ultimo membro della tribù dei Khuzāʿa a governare sulla Mecca fu Ḥulayl b. Ḥubshiyya, che dette sua figlia Ḥubba in moglie a [[Qusayy|Quṣayy ibn Kilāb]], allora capo della [[tribù]] dei [[Quraysh]]. Ḥulayl affidò le chiavi della [[CaabaKa'ba]] a sua figlia e a suo genero, rendendoli in tal modo guardiani del santuario. I componenti della tribù dei Khuzāʿa si opposero e scoppiò allora un furioso confronto armato tra i due gruppi tribali. La rivalità finì con un accordo e, dato che il numero di vittime dei Khuzāʿa era stato superiore a quello dei Quraysh, la vittoria fu attribuita a questi ultimi.<ref name="houtsma" />
 
== Presa di potere da parte dei Quraysh ==
La fine del dominio dei Khuzāʿa corrisponde all'inizio di quello [[Quraysh|coreiscita]]. Un'altra tradizione vorrebbe che l'ultimo Khuzāʿa custode del santuario avesse ceduto quell'onore a [[Qusayy|Quṣayy]] per un otre di vino. La versione fu scritta da [[Hisham ibn al-Kalbi]] nel libro ''Kitāb al-mathālib''.<ref name="houtsma" /> «Livre de dénigrements<ref>«Mathâlib», ''dénigrements / critiques'' (cfr. {{Cita testo|titolo=Encyclopédie de l'Islam|autore=Clifford Edmund Bosworth |editore=Brill Archive |isbn=978-900409240-2 |capitolo=Fascicolo 111, Mathālib |pp=818-819 |url=http://books.google.fr/books?id=qyEVAAAAIAAJ&pg=PA818#v=onepage&q=&f=false }})</ref>»
 
I matrimoni misti tra Quraysh e Khuzāʿa (peraltro costretti a lasciare le loro abitazioni accanto al santuario della [[CaabaKa'ba]]) testimoniano i loro sostanziali buoni rapporti politici. La madre dello stesso nonno paterno di [[Maometto]], [[Abd al-Muttalib ibn Hashim|ʿAbd al-Muṭṭalib b. Hāshim]], apparteneva ai Khuzāʿa.
 
I Khuza'a adoravano [[al-'Uzza]] e [[Manat]] e, con i [[Daws]], veneravano anche Dhū l-Kaffayn.<ref>{{ar}}[[Yaqut|Yāqūt]], ''Muʿjam al-udabāʾ'', ''s.v.'' «Manāt».</ref>