Ippolita Gonzaga: differenze tra le versioni

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Ancora giovane e quindi capace di generare figli, Ippolita venne di nuovo destinata al matrimonio: nel [[1554]] sposò il duca di [[Mondragone]] [[Antonio Carafa (1542-1578)|Antonio Carafa]].
 
Morì di parto nel [[1563]] e fu sepolta nella [[Chiesa di San Domenico Maggiore (Napoli)|chiesa di San Domenico Maggiore]] a Napoli.<ref>{{cita libro|||Sepolcri Gonzagheschi|2013||Mantova|curatore=Rosanna Golinelli Berto. Associazione per i monumenti domenicani}}</ref><ref>Ireneo Affò in [https://archive.org/stream/memorieditrecele00aff#page/118/mode/2up Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga, Parma, 1787], alle pagg. 118-119 riporta l'iscrizione della lapide: ''QVAM. PALLAS. MERCVRIVS. VENUS APOLLO. ET. PANDORA. BENIGNO FOVERVUNT. SINV. HANC. HEV. SOLA MORPHEI. SOROS. SVO. TELO. PETIT. QVOD. SVVM. ERAT. ABSTVLIT. ET HOC. SVB. SAXO. POSVIUT. IPSA. COELVM VUNDE. VENERAT. REGRESSA. EST''.</ref>
 
Le fattezze di Ippolita sono immortalate, oltre che nel medaglione di [[Jacopo da Trezzo]], nella medaglia di [[Leone Leoni (scultore)|Leone Leoni]] conservata al [[Louvre]] di [[Parigi]]<ref>[http://www.scultura-italiana.com/Galleria/Leoni%20Leone/imagepages/image8.html Leone Leoni - Ippolita Gonzaga (Parigi, Louvre).jpg<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Ireneo Affò, ''Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga'', Parma, 1787.
 
== Voci correlate ==