Cesare Fera: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Francesco Cesare
|Cognome = Fera
|Sesso = M
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==Biografia==
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Genova, 1964) - BEIC 6365952.jpg|thumb||Genova. Complesso scolastico nel quartiere Albaro, su progetto degli architetti Cesare Fera e [[Luciano Grossi Bianchi]]. Foto di [[Paolo Monti]], 1967 (Fondo Paolo Monti, [[BEIC]]).]]
'''Cesare Fera''' (Francesco Cesare Fera) nacque in una famiglia di possidenti terrieri; giovanissimo si trasferì a [[Napoli]] dove condusse gli studi fino al conseguimento della laurea in ingegneria.▼
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Si distinse ben presto in campo siderurgico compiendo viaggi di studio ed esperienze lavorative in Germania, presso le acciaierie [[Krupp]], allo scopo di apprendere le tecniche di fusione e di fabbricazione delle famose piastre d'acciaio impiegate nella costruzione delle corazzate da guerra.
Fu quindi molto attivo nella dirigenza della
Nel 1900 Cesare Fera fu tra i soci fondatori della Società
[[File:Inaugurazione.jpg|thumb|L'inaugurazione dell'ILVA di Bagnoli|left]] Come ricorda Corrado Pallenberg, in un documentato articolo sulla siderurgia italiana, «''Cesare Fera, aveva avuto, per primo in Italia, l'idea di creare uno stabilimento a ciclo integrale che, partendo dal minerale, arrivasse al prodotto finito e a un basso costo di produzione. Dopo un fallito tentativo a [[Portoferraio]], Fera creò a [[Bagnoli (quartiere di Napoli)|Bagnoli]] un magnifico stabilimento che purtroppo, per mancanza di denari, non venne mai finito e che il suo creatore non vide mai in funzione. Ma l'ossatura di questo impianto era concepita in maniera così geniale che è bastato, dopo l'ultima guerra, riparare qualche danno, fare degli ammodernamenti e ampliamenti per portare Bagnoli a una capacità produttiva di 700 mila tonnellate annue.''»<ref>Corrado Pallenberg, "La città dell'acciaio", in ''Epoca'', n. 88, Giugno 1952</ref>
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