Papa Urbano IV: differenze tra le versioni

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Dopo la morte di Alessandro IV, avvenuta il 25 maggio [[1261]], i sette, o forse otto, cardinali che si trovavano a [[Viterbo]]<ref name="NumCard">Il numero esatto dei Cardinali che parteciparono a quell'elezione papale viterbese (è corretto usare il termine "conclave" solo dopo la [[costituzione apostolica]] [[Ubi Periculum]] di [[papa Gregorio X]] del [[1274]], anche se molti storici considerano come Primo Conclave proprio quello [[elezione papale del 1268-1271|viterbese]] che elesse Gregorio X) è controverso. Il Miranda, nella sua celebre opera on-line, scrive, riprendendo una notizia fornita dal Burkle-Young in ''Passing the keys'', che il [[István Báncsa|cardinale Báncsa]] si trovava all'epoca in Ungheria; viceversa il Pinzi, nella sua documentatissima (spesso su fonti manoscritte del tempo) ''Storia della Città di Viterbo'' -vol. II, p.89 - cita espressamente la presenza del cardinale ungherese, che chiama "un Ungaro". Si può forse presumere che il cardinale magiaro non sia stato presente alla fase iniziale dell'elezione papale, poiché si trovava in Ungheria, come scritto dal Burkle-Young, mentre sia invece intervenuto successivamente (l'elezione durò circa tre mesi) e abbia partecipato alla conclusione, come indicato dal Pinzi.</ref> e che dovevano eleggere il suo successore, non riuscendo a far convergere i voti su nessuno di loro, incaricarono i due più influenti porporati del tempo, [[Riccardo Annibaldi]] e [[Papa Niccolò III|Giangaetano Orsini]], di scegliere il nuovo pontefice. Alla fine di agosto i due fecero cadere la loro scelta su Jacques Pantaléon, estraneo al [[Sacro Collegio]], che si trovava provvisoriamente a Viterbo, come Patriarca di Gerusalemme, per dirimere una questione riguardante i [[Cavalieri di San Giovanni]], ai quali Alessandro IV aveva concesso, tra molte polemiche, un'abbazia in [[Betania]].
 
Seppur stupefatto, il prelato accettò la nomina, e scelse il [[nome pontificale]] di [[Urbano IV]]. La nomina di 14 nuovi cardinali, sei dei quali francesi, in due ravvicinati [[concistoro|concistori]] nel 1261 e nel 1262<ref>La monografia dell'agostiniano Roth sul [[Riccardo Annibaldi|cardinale Annibaldi]] contiene molte informazioni assai ben documentate sulla storia della Chiesa in quei decenni e in particolare sul pontificato di Urbano IV ({{cita |Roth |pp. 26-60}}).</ref>, rese più salda la sua posizione e costituì anche evidente segno di gratitudine nei confronti dei due grandi elettori, che videro elevati alla porpora quattro loro consanguinei.
 
Urbano IV non fissò mai la propria [[santa sede|sede pontificia]] a Roma, ma risiedette tra Viterbo e Orvieto, oltre a un breve periodo trascorso a [[Perugia]] prima della morte.