Legge 23 ottobre 1859 n. 3702: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
replaced: o stato → o Stato (2), typos fixed: n°7 → nº7 (2) using AWB
m WND
Riga 9:
La norma ridisegnava la [[geografia amministrativa]] dell'intero Stato sabaudo, grazie ai poteri concessi temporaneamente al Governo [[Alfonso La Marmora|La Marmora]] a causa dello [[Seconda guerra di indipendenza italiana|stato di guerra]]. Il provvedimento fu applicato, anche alla parte lombarda del [[Regno Lombardo-Veneto]], liberata dal dominio austriaco e ormai in via di annessione al [[Regno di Sardegna]] dopo l'[[armistizio di Villafranca]] dell'11 luglio 1859 prima della sua ratifica col [[Pace di Zurigo|Trattato di Zurigo]] e per le quali venne considerato valido il plebiscito di annessione svoltosi nel giugno 1848 e approvato dal parlamento di Torino l'11 luglio 1848 con la legge 747 <ref>v. p. 4, salvatore Correa, ''La sicurezza pubblica del Regno d'Italia esposta nelle sue leggi ...'', Volume 1, Tipografia Cavour, Firenze, 1862</ref>.
 
Venivano definite con esattezza l'amministrazione locale del Regno di Sardegna che, sul [[Dipartimento francese|modello francese]], venne suddiviso in [[Provincia|province]], [[circondario|circondari]], [[mandamento (diritto)|mandamenti]] e [[comune|comuni]]. Le antiche province del [[Piemonte]], di limitata estensione, erano ridenominate [[circondari]] e riunite nelle nuove province sempre coincidenti con le ''Divisioni'' del Regno sabaudo. Le province lombarde invece, già piuttosto ampie e profondamente caratterizzate storicamente e culturalmente, subirono poche modifiche: da segnalare l'abolizione della [[Provincia di Lodi e Crema]], spartita fra le province [[Provincia di Milano|di Milano]] e [[Provincia di Cremona|di Cremona]], e il rimaneggiamento di [[Provincia di Pavia|quella di Pavia]], l'unica che venne ad estendersi su territori già appartenuti ai due Stati.
 
Ogni provincia era guidata da un [[governatore]], poi rinominato [[Prefetto]] col regio decreto 9 ottobre 1861 n. 250, nominato dal re, coadiuvato da un vice-governatore, entrambi diretti dipendenti del Ministro dell'Interno, con una [[Deputazione Provinciale]] che fungeva da [[giudice amministrativo]] ed era scelta dal [[Consiglio Provinciale]] eletto dai cittadini benestanti. La figura del [[prefetto]] era di derivazione francese, ispirata dai prefetti di dipartimento [[Napoleone Bonaparte|napoleonici]], ma si differenziava sostanzialmente nel fatto di essere il rappresentante del solo [[Ministero dell'Interno]], mentre la maggioranza degli altri ministeri istituì poteri ed uffici secondari decentrati a livello provinciale, circondariale o mandamentale, concedendo ascolto al prefetto solo come coordinatore.
Riga 41:
Le elezioni amministrative si svolgevano in [[primavera]] e i consiglieri eletti rimanevano in carica cinque anni a partire da luglio, mentre la carica di assessore e deputato aveva durata annuale e decorreva da gennaio come quella di sindaco, che però durava tre anni.
 
Erano elettori i cittadini sopra i 21 anni di età che rispondessero a precisi criteri di [[censo]],<ref>Criteri compresi fra le 5 e le 25 [[lira italiana|lire]] di contribuzione annuale a seconda della grandezza dei comuni.</ref> o che esercitassero professioni di particolare rilevanza e prestigio.
 
In tutto il Regno il consiglio comunale era composto da:<ref>[http://web.tiscali.it/gpp.bo/index_22_12_file/SCHEDE/1859_legge_RATTAZZI.html Decreto Rattazzi ]</ref>
Riga 67:
* [[Province del Regno di Sardegna]]
* [[Province italiane]]
* [[Circondario]]
 
{{Leggi elettorali italiane}}