Argomentazione: differenze tra le versioni

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Aristotelicamente definita, la dialettica è cruciale per saggiare la tenuta dei principi primi di ogni scienza: ma non è una scienza, poiché procede per interrogazioni e si serve di premesse concesse dall'avversario, senza la garanzia che esse siano vere e adeguate per una dimostrazione.
Aristotele ribadisce anche un altro aspetto dell'argomentare, una sorta di sua "doppia natura". La dialettica si riferisce anche
 
''agli elementi che appaiono accettabili a tutti, oppure alla grande maggioranza, oppure ai sapienti, e tra questi o a tutti, o alla grande maggioranza, o a quelli oltremodo noti e illustri."<ref>[[Aristotele]], ''Topici'' I, 100b</ref>
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Ma certe anomalie non si risolvono, anzi crescono. È in questa fase che nascono discussioni e rotture tra sostenitori di diverse teorie, alcune interne al paradigma, altre esterne, e da questo travaglio prima o poi emerge un corpus teorico che si candida a sostituirsi al paradigma precedente, determinandone uno nuovo. È accaduto così nel passaggio dalla [[fisica aristotelica]] a quella galileiana, dal sistema tolemaico a quello copernicano, dalla teoria del flogisto alla chimica di [[Lavoisier]], dalla fisica classica a quella di [[Galileo Galilei|Galilei]].
 
Qui nasce il ricorso all'argomentazione. Non solo nella filosofia ma anche nella [[scienza]] il cambiamento paradigmatico richiede il ricorso al ragionamento argomentativo. Solo così è possibile sospendere i principi e immaginarne di diversi.
 
Sondare le conseguenze di queste intuizioni, valutarne la portata, calcolarne i rischi e le possibilità, giustificare ciò che ne deriva: così gli scienziati argomentano nei passaggi paradigmatici. Lo hanno fatto [[Galileo Galilei|Galileo]] contro i suoi avversari aristotelici, Newton per giustificare la forza di attrazione gravitazionale, [[Charles Darwin|Darwin]] nei confronti del [[fissismo]] e del [[creazionismo]] biologico… Ogni significativa variazione paradigmatica, entro una data disciplina scientifica, è consistita nel ricorso all'argomentare sui fondamentali di quella disciplina, mostrando che potevano cambiare generando nuove prospettive di ricerca, o producendo delle sintesi insospettabili.
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Durante la lunga stagione della retorica antica e medievale, lo studio dell'argomentazione è stato parte integrante della formazione culturale superiore. Nel [[trivio]] (grammatica, retorica e dialettica) introdotto da Capella nel IV secolo e poi stabilizzato con [[Anicio Manlio Torquato Severino Boezio|Boezio]] e [[Isidoro di Siviglia]] nel VI secolo) le ''artes sermocinales'' richiedevano una conoscenza non solo linguistica ma retorica e logica, una capacità di analisi dei problemi e una tecnica di svolgimento della disputa filosofica (la ''[[quaestio]]'') in cui la strategia argomentativa era parte decisiva.
 
Per molte ragioni il periodo moderno espunge la dialettica dal campo di formazione del buon pensatore, riducendo sempre più la grammatica a logica, almeno a partire dalla ''[[Logica di Port-Royal]]''. La svolta cartesiana della filosofia moderna non fa che accentuare questa cattiva fama della [[dialettica]] e della [[retorica]], ormai accomunata da un unico destino di vaghezza e oscura incertezza conoscitiva, per lasciare il campo alla scienza e in particolare al metodo analitico e dimostrativo proprio delle discipline matematiche.
 
L'interesse moderno per l'argomentazione rinasce con il lavoro di C. [[Chaim Perelman|Perelman]] e L. Olbrechts-Tyteca, che recupera in chiave moderna gran parte della tradizione argomentativa classica. A questo approccio si affianca la teoria degli argomenti di [[Toulmin]], volta a ricostruire lo schema di giustificazione di una tesi.
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Una proposta consiste nel legare in un'unica tipologia le premesse (i luoghi), gli argomenti e le fallacie, cercando di ricondurre ad un sistema di riferimento comune tutta la strumentazione relativa all'argomentazione.
 
I [[Luogo comune|luoghi comuni]] sono idee generali, valori, giudizi condivisi dall'uditorio, anche se non sempre in modo consapevole. I luoghi sono l'articolazione di base del tessuto di credenze di una comunità in discussione razionale. Proprio la loro "ovvietà" tende a preservare, nascondendola, l'influenza dei valori e delle credenze di base.
 
Gli [[Argomento (filosofia)|argomenti]] sono schemi di pensiero, cioè connessione di enunciati premessa ad un enunciato conclusione, attraverso un nesso logico, detto [[inferenza]], che permette tale passaggio. Nel caso dell'argomentazione tali schemi sono composti da enunciati non falsi o veri in ogni contesto e da inferenze anch'esse non applicabili ad ogni contesto. Enunciati e inferenze, nel ragionamento argomentativo, sono quindi "discutibili", cioè sempre sottoponibili a critica razionale.
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* '''Argomento di Pseudo-identità:''' con questo argomento di introduce una definizione da cui si deriva un'argomentazione volta a collegare identicamente ciò che dev'essere definito (definiendum) e ciò che definisce (definiens). L'identità fra definiendum e definiens in realtà è discutibile, anzi dovrebbe essere giustificata: ecco il motivo del nome “pseudo-identità”.
* '''Argomento di Incompatibilità:'''induce a credere che, poste due asserzioni,occorra sceglierne una o rinunciare a entrambe; in altri termini, un'alternativa includente (A vel non-A) è presentata come se fosse escludente (A aut non-A). La disgiunzione esclusiva si basa sul presupposto che sia possibile applicare il principio del terzo escluso. Ma talvolta non è necessario, o non è possibile, applicare tale principio, perché l'alternativa posta non è affatto esclusiva.
* '''Argomento di Pseudo-contraddizione''': con questo argomento si pretende che la tesi dell'avversario violi il principio di non contraddizione (cioè la tesi affermerebbe e negherebbe qualcosa dallo stesso punto di vista e nello stesso tempo), anche se la contraddizione è tutt'altro che certa.
* '''Argomento di Ritorsione:'''quest'argomento mostra che proprio colui che reclama il rispetto di una regola si sottrae al dovere di applicarla, o l'applica a sproposito. Sottolineando l'incongruenza fra la regola e il comportamento di chi la propugna, s'intende indebolire la posizione dell'avversario, ritorcendo su di lui quanto egli stesso afferma.
* '''Argomento di Dilemma:''' argomento costruito per spingere l'avversario a scegliere tra due (o più) alternative che si escludono o che conducono a un medesimo fine implicante una contraddizione o la medesima, spiacevole conseguenza. È possibile replicare a un dilemma negando che vi siano due sole alternative, negando che le due alternative portino (necessariamente) alle conseguenze previste, oppure con un controdilemma con conseguenze opposte.
* '''Argomento di Autofagia:'''variante dell'incompatibilità, applicando senza eccezioni una regola si arriva a distruggerla poiché le sue conseguenze sono in contraddizione con essa.
* '''Argomento di Pseudo-transitività:'''argomento pseudodeduttivo costruito sullo schema di transitività: “Se A è in relazione con B, e B in relazione con C, allora A è in relazione con C”. Rappresenta la forma dell'inferenza deduttiva, ma non è detto che la relazione (della conclusione) sussista realmente, per esempio: io (B) potrei avere due amici (A e C) che non sono amici tra di loro.
* '''Argomento di Tutto e parte:''' argomento caratterizzato da un uso della relazione di inclusione, nel senso che si sostiene che ciò che vale per il tutto deve valere anche per la parte.
* '''Argomento di Ad humanitatem:'''argomento che rimanda a una sorta di uditorio universale, attraverso il ricorso a un quantificatore universale (tutti, nessuno, chiunque, ogni ecc.). L'universalità potrebbe essere solo una pretesa. Si replica a questo argomento verificando (con un controesempio) l'effettiva applicabilità del quantificatore universale e il significato dei termini utilizzati.
 
==Gli argomenti a priori==
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* '''Argomento di Superamento:''' opposto all'argomento di direzione, nel quale si sostiene la possibilità di andare sempre più avanti in un processo, accettando arresti e compromessi utili al conseguimento dell'obiettivo. Si sposta in avanti la valutazione del processo in corso, che è inarrestabile. Il presente è sminuito e il futuro è ciò che vi è di desiderabile.
* '''Argomento di Regola di giustizia:''' permette l'appello a una regola considerata valida per tutti: ciò che deve essere valido per un caso deve essere valido per tutti i casi simili. Ma l'applicazione ferrea di una regola non costituisce necessariamente un atto di giustizia, per questo le leggi spesso differenziano i casi e le analogie presentano disanalogie.
* '''Argomento di A fortiori'''(lett. a maggior ragione): si mostra che alcuni casi particolari fanno parte di un insieme di elementi ordinati gerarchicamente e che, a maggior ragione, le medesime proprietà che valgono per l'insieme valgono anche per essi
* '''Argomento di Complementarità:''' ogni volta che si fa un'affermazione, si può affiancare a essa una negazione che funge da nozione complementare. Ogni termine richiede il suo opposto per essere determinato in base alla differenza
* '''Argomento di Compensazione:'''argomento basato sul mantenimento di un equilibrio posto come valore in sé, non desunto dall' esperienza, la cui necessità richiederebbe invece di essere dimostrata e le cui alterazioni richiedono interventi di riequilibrio.
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Gli argomenti a posteriori si basano sull'esperienza, su regolarità riscontrate, su conseguenze controllabili. Ricorrono a conoscenze acquisite attraverso l'esperienza per trarre da esse forza argomentativa a supporto delle conclusioni. Fatti, regolarità empiriche, situazioni sperimentate servono così per costruire tali tipi di argomenti. Tali argomenti rappresentano il campo di applicazione del pensiero empirico, basato sull'esperienza, sull'osservazione, sulla statistica, sulla realtà oggetto di analisi.
Sono argomenti di questo tipo:
* Induzione
* Metodi induttivi
* Argomento di post hoc
* Argomento della causa
* Argomento dell'effetto
* Argomento di priorità della causa sull'effetto
* Argomento di causa prima
* Argomento di proprietà emergente
* Argomento a contrario
* [[Argumentum ad consequentiam]]
* Argomento di spreco
* [[Rasoio di Occam|Argomento del superfluo]] (o [[Rasoio di Occam]])
* Argomento di consolidamento
 
==Gli argomenti strutturali==
Gli argomenti strutturali si basano su una similitudine fra strutture: ciò che viene affermato in un ambito si proietta in un altro ambito, costruendo relazioni, esemplificazioni, gerarchie.
Sono argomenti di questo tipo:
* Analogia
* Argomento di paragone
* Argomento di doppia gerarchia
 
==Gli argomenti pragmatici==
Gli argomenti pragmatici sono ragionamenti in cui si porta l'attenzione sulla coerenza tra atti e detti: l'interlocutore sostiene una tesi che, tuttavia, può essere messa a confronto - per lo più critico - con il suo comportamento o con quello di altri a cui egli assegna valore.
Sono argomenti di questo tipo:
* Argomento ad hominem
* Modello
* Esempio
* Argomento di illustrazione
* Argomento di autorità
* Argomento del sacrificio
 
==Fallacie deduttive==
Le fallacie deduttive sono errori nel ragionamento prodotti da un'inferenza errata, cioè dalla violazione di una regola logica. In senso più generale tra le fallacie deduttive si possono classificare anche gli errori di definizione, cioè le fallacie prodotte da una cattiva definizione dei termini, che si trascina nel ragionamento producendo l'errore nella conclusione.
Sono fallacie di questo tipo:
* Fallacie sillogistiche
* Fallacia di affermazione del conseguente
* Fallacia di negazione dell'antecedente
* Fallacia di autocontraddittorietà
 
==Fallacie di definizione==
* Definizione troppo ampia
* Fallacia di definizione troppo stretta
* Fallacia di definizione oscura
* Fallacia di definizione circolare (circulus in definiendo, o diallellon)
* Fallacia di definizione autocontraddittoria
* Fallacia di ambiguità (equivocazione)
 
==Fallacie pseudo-deduttive==
Le fallacie pseudo-deduttive sono errori nel ragionamento di ambito genericamente logico, dovuti a una cattiva organizzazione del materiale inferenziale, ad un uso scorretto degli operatori logici, ad una semplificazione eccessiva degli elementi probatori, a una cattiva distribuzione dei predicati.
Sono fallacie di questo tipo:
* Fallacia di falsa disgiunzione
* Fallacia di falso dilemma
* Fallacia di ad ignorantiam
* Fallacia di domanda composta (plurium interrogatio)
* Fallacia di questione complessa
* Fallacia di conclusione irrilevante (ignoratio elenchi)
* Fallacia di composizione
* Fallacia di distinzione 1
* Fallacia di uomo di paglia
* Fallacia di assenza di explanandum
 
==Fallacie a priori==
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Tra queste fallacie si possono annoverare anche quelle legate alla cattiva spiegazione di problemi o alla cattiva interpretazione dei termini, un modo diverso per affermare lo stesso errore, cioè ritenere valido un principio (esplicativo o interpretativo) mentre non lo è o non lo è per tutti.
Sono fallacie di questo tipo:
* Fallacia di petizione di principio (circulus in probando, diallellus)
* Fallacia di regresso all'infinito
* Fallacia di transitus de genere ad genus
* Fallacia di fallacia d'accidente
* Fallacia di falsa etimologia
* Fallacia di explanans ad hoc
* Fallacia di explanandum minato
 
Fallacie di interpretazione
* Fallacia di anfibolia
* Fallacia di accento
* Fallacia di linguaggio pregiudizievole
* Fallacia di espressione prevalente sul contenuto
 
==Fallacie a posteriori==
Le fallacie aposteriori sono relative ad un uso indebito di dati, fatti, situazioni impropriamente considerate rappresentative, cause ed effetti individuati per illustrare nessi o per fornire delle spiegazioni.
Sono fallacie di questo tipo:
* Fallacia di generalizzazione indebita (a dicto secundum quid, ad dictum simpliciter)
* Fallacia di generalizzazione indebita (enumeratio imperfecta, ab uno descendet omne)
* Fallacia di esempio non rappresentativo
* Fallacia d'accidente converso
* Fallacia di controevidenza
* Fallacia di esclusione
 
Fallacie causali
* Fallacia di correlazione casuale (''post hoc ergo propter hoc'')
* Fallacia di effetti congiunti
* Fallacia di irrilevanza causale
* Fallacia di causa complessa
* Fallacia di causa errata (non causa pro causa)
* Fallacia di inversione causale
* Fallacia di appello alle conseguenze negative (pendio sdrucciolevole)
* Fallacia di explanans non controllabile
 
==Fallacie strutturali==
Le fallacie strutturali sono prodotte da una forzatura nel cercare corrispondenze di struttura tra ambiti, problemi, processi, fatti... diversi
Sono fallacie di questo tipo:
* Fallacia di falsa analogia
 
==Fallacie pragmatiche==
Le fallacie pragmatiche nascono dalla forzatura che si opera nel collegare l'argomento proposto con il soggetto che lo sostiene, o lo confuta. Si eccede nel collegare detto e atto, eludendo la giustificazione razionale che dovrebbe essere data, o impedendo che essa si manifesti appieno.
Sono fallacie di questo tipo:
* Fallacia di argumentum ad baculum
* Fallacia di argumentum ad verecundiam
* Fallacia di argumentum ad misericordiam
* Fallacia di argumentum ad judicium
* Fallacia di argumentum ad populum
* Fallacia di argumentum ad personam: abusivo, circostanziale, tu quoque
* Fallacia di ridicolo
 
==Note==