Offensiva Uman'-Botoșani: differenze tra le versioni

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Durante le operazioni, la 8ª Armata venne praticamente distrutta e la ''1. Panzerarmee'' dovette ripiegare verso nord-ovest perdendo il collegamento con le altre forze della Wehrmacht schierate a sud; le perdite di uomini e materiali tedesche furono notevoli<ref>P. Carell, ''Terra bruciata'', pp. 550-551.</ref>. La folgorante avanzata del maresciallo ebbe anche un ruolo decisivo per assicurare il pieno successo dell'intera seconda fase della Terza offensiva invernale sovietica, favorendo le vittorie contemporanee del maresciallo Žukov più a nord e del generale Malinovskij a sud, e determinò anche una svolta strategica nel settore meridionale del fronte orientale, disgregando definitivamente il Gruppo d'armate Sud del feldmaresciallo von Manstein, ormai frammentato irreversibilmente in due masse separate dalla cresta dei Carpazi con precari collegamenti tra loro<ref>J. Erickson, ''The road to Berlin'', p. 188-189.</ref>.
 
Hitler, che alla fine del mese di aprile, rassicurato dalla apparente stabilizzazione del fronte dopo i contrattacchi di Model favoriti dall'afflusso di riserve corazzate stazionanti a ovest (con conseguente indebolimento dell'esercito tedesco sull'''Invasionfront''<ref>E.Bauer, ''Storia controversa della seconda guerra mondiale, vol. VI'', p. 49 e p. 74.</ref>), diramò ancora ottimistici comunicati su un presunto esaurimento della spinta sovietica<ref>R.Cartier, ''La seconda guerra mondiale'', p. 238.</ref>, dovette tuttavia prendere atto della situazione strategica e organizzare, al posto del vecchio Gruppo d'armate Sud, due nuovi raggruppamenti separtiseparati, i Gruppi d'armate ''[[Heeresgruppe Nordukraine|Ukraina Nord]]'' e ''[[Heeresgruppe Südukraine|Ukraina Süd]]'', nominando alla loro testa due tenaci combattenti vicini al [[Nazismo]] come Model e [[Ferdinand Schörner|Schörner]], al posto degli esperti strateghi Manstein e Kleist<ref>J. Erickson, ''The road to Berlin'', p. 188; E.Bauer, ''Storia controversa della seconda guerra mondiale, vol. VI'', pp. 74-75.</ref>.
 
Quanto a Stalin, sempre insoddisfatto e frenetico nelle sue richieste ai generali sul campo<ref>J. Erickson, ''The road to Berlin'', pp. 177-178.</ref>, accordò solo con riluttanza la sospensione dei combattimenti (prima il 16 aprile, e definitivamente ai primi di maggio) richiesta da Žukov e Konev, ma, pur pienamente soddisfatto dagli straordinari risultati raggiunti con la completa liberazione dell'Ucraina occidentale, passò immediatamente a pianificare con lo Stavka la [[Operazione Bagration|successiva offensiva estiva]] che avrebbe avuto sviluppi decisivi nel settore centrale del Fronte Est<ref>J. Erickson, ''The road to Berlin'', pp. 188-190.</ref>.