Sacerdote: differenze tra le versioni

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=== Tradizione confuciana ===
Nel [[confucianesimo]] non ci sono [[clero]] [[monachesimo]]. I templi confuciani sono essenzialmente centri di studio e insegnamento del pensiero di [[Confucio]], dove vengono celebrati anche riti. I rettori dei templi sono maestri della dottrina e del cerimoniale, non preti veri e propri<ref>Stefania Stafutti, ''Piccolo libro di istruzioni confuciane'', Guanda, 1994</ref><ref>[http://www.patheos.com/Library/Confucianism/Ethics-Morality-Community/LeadershipClergy Confucianism- Leadership/Clergy]</ref>.
 
=== Tradizione buddhista ===
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=== Tradizione biblica ed ebraico-cristiana ===
Il termine sacerdote traduce nella Bibbia l'[[lingua ebraica|ebraico]] כּוהן (''kôhên'') e il [[lingua greca|greco]] ἱερεύς (''hiereus''). Secondo la Bibbia "sacerdote" è l'uomo autorizzato da Dio ada offrirgli sacrifici per sé, per il popolo e per le altre persone. Nel popolo d'Israele erano sacerdoti solo i discendenti di Aronne, fratello di Mosè.
==== Antico Testamento ====
{{vedi anche|Sacerdote (Ebraismo)}}
Il sacerdote è un uomo che in virtù del suo ufficio e nell'ambito di una data tradizione religiosa è "[[santo]]" cioè particolarmente dedicato alla divinità: egli ha la "conoscenza" di Dio, della cui volontà è interprete e ha spesso, ma non necessariamente, una parte importante nel culto. Anche in Israele il sacerdozio costituisce un'istituzione permanente di uomini dedicati al servizio di [[Yahweh]], le cui origini risalgono alle origini stesse del popolo e sono collegate alla [[tribù di Levi]], cui appartenevano [[Mosè]] e [[Aronne]]. Nei tempi più antichi i [[Levita|Leviti]] formavano una specie di [[Corporazioni delle arti e mestieri|corporazione]] religiosa particolarmente fedele a Yahweh, al suo culto e alle sue leggi (cfr. [[Libro dell'Esodo|Esodo]] 32:26-28, [[Deuteronomio]] 33:8-11).
 
Nell'[[epoca patriarcale]] i sacerdoti non avevano l'esclusiva del sacerdozio, soprattutto per quel che riguarda i sacrifici (cfr. [[Genesi]] 12:7; 13:18 ecc.). Nell'epoca più antica i sacerdoti erano stimati e ricercati per la loro conoscenza delle cose divine e perché sapevano interrogare Yahweh mediante le sorti ([[Urim e Tummim]] eed [[Efod]]) cfr. la storia di [[Mica (Bibbia)|Mica]] in [[Libro dei Giudici|Giudici]] 17:4-13.
Con il sorgere della monarchia il sacerdozio di Gerusalemme viene riorganizzato e sviluppato, fino a diventare uno dei cardini della religione di Israele; al nucleo dei sacerdoti levitici (cfr. Abiathar, [[Libri di Samuele|1 Samuele]] 22:20, [[Libri di Samuele|2 Samuele]] 20:25, della casa di Eli, probabilmente di famiglia levitica) si aggiunge la dinastia sacerdotale di [[Tsadok]]. Il sacerdozio era [[Successione (diritto)|ereditario]] e in stretto legame con la [[monarchia]]. Le sue attribuzioni non erano limitate al [[culto]], come generalmente si crede: ai sacerdoti apparteneva l'insegnamento della [[Legge di Dio|Legge]] intesa come volontà di Dio. A questo insegnamento sacerdotale risalgono la legislazione scritta di Israele e la trasmissione delle antiche tradizioni sulle origini e parte della poesia cultuale.