Suardi (famiglia): differenze tra le versioni
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[[Immagine:Stemma Suardi.jpg|thumb|upright=0.5|Stemma dei conti Suardi]]
'''Suardi''' o '''gens Suardorum''' è una nobile famiglia bergamasca, di origine [[Medioevo|medievale]].
Di fazione [[ghibellini|ghibellina]], si scontrò ripetutamente con altre famiglie bergamasche di opposta fazione, quali i [[Colleoni (famiglia)|Colleoni]] ed i Rivola, alternando periodi di pace a periodi di scontri, ma accrescendo sempre le proprie ricchezze e potere.
==Personaggi==
Il capostipite della famiglia è ''Andrea Suardi'' (920-1011) di professione estimatore, segue ''Giovanni'' (950-1024), da lui discenderebbe ''Lazzaro-ne'' (930-1011), era giudice di palazzo, che ebbe due figli: ''Attone'' notaio (1044-1081) dal quale discenderebbe la famiglia [[Colleoni]], e '''Pietro''' detto ''Siwardo'' che darà origine alla numerosissima progenie dei Suardi<ref>{{cita web|url=http://servizi.ct2.it/ssl/webtrees/branches.php?surname=Suardi&ged=ssl|titolo=Rami della famiglia Suardi|editore=Enciclopedia delle famiglie Lombarde|accesso=18 settembre 2016}}</ref>.
Tra i discendenti si ricordano [[Guiscardo]], [[diocesi di Bergamo|vescovo di Bergamo]] tra il [[1272]] ed il [[1281]], Merino, che fu rettore di [[Verona]] e Lanfranco, [[capitano del popolo]] a [[Genova]], entrambi al termine del [[XIII secolo]].
All'approssimarsi del [[XIV secolo]] la famiglia, già molto ramificata, occupava una posizione di predominio nella politica bergamasca; a testimonianza di questo, il grande affresco dell'''[[Albero della vita (Basilica Santa Maria Maggiore-Bergamo)|Alberto della
Plevano fu castellano della [[Cittadella di Bergamo]] nel [[1405]], mentre Scipione fu castellano a [[Trescore Balneario]], dove ora sorge la villa intitolata alla famiglia. Nel [[1449]] Francesco fu podestà a [[Treviglio]].
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