Apollinare di Ravenna: differenze tra le versioni

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==Fonti agiografiche==
Una fonte completa sull'agiografia del santo è la ''Passio sancti Apollinaris'', risalente al tempo dell'arcivescovo Mauro ([[642]]-[[671]]), che quasi certamente ne fu l'autore, probabilmente per rivendicare l'autonomia della Chiesa ravennate nei confronti di quella di [[Milano]], sede metropolitana da cui era dipendente fino ad allora. Nel medioevo, questa ''Passio'' venne rielaborata confluendo infine nella ''[[Legenda Aurea]]'' di [[Jacopo da Varazze|Jacopo da Varazze.]] .
 
Sia il martirologio di [[Beda il Venerabile]] (dove Apollinare è citato tra i santi del mese di marzo)<ref> , p. 92.</ref> che le tavolette d'argento ritrovate nel [[XII secolo]] dentro il sepolcro ([[Agnello Ravennate|Agnello]] scrisse vi furono messe dall'arcivescovo Mauro (642-671), provano che sin dal settimo secolo vi era la tradizione della missione di Apollinare a Ravenna assegnatagli da [[San Pietro]]<ref>Francesco Antonio Zaccaria, ''Raccolta di dissertazioni di storia ecclesiastica'', Roma 1794 , p. 158.</ref>.