Porto di Ravenna: differenze tra le versioni

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{{Porto
|nomeporto= Porto di Ravenna
|immagine= Ravenna, faro del porto (02).jpg
|image_text= Il faro del porto di Ravenna
|sigla_paese= ITA
|mare= [[mare Adriatico|Adriatico]]
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Secondo la classificazione nazionale dei porti italiani, quello di [[Ravenna]] è un [[porto]] di seconda categoria e prima classe in virtù del [[decreto ministeriale]] n. 1776 del 21 agosto 1975 e della legge 84/94, che lo indicava anche come sede di Autorità portuale.<br/>
Dal 31 agosto [[2016]] è amministrato dall'«Autorità di Sistemasistema Portualeportuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale» ([[decreto legislativo]] n. 169 del 4/08/2016).
 
Le due dighe foranee disposte all'imboccatura del porto hanno le seguenti caratteristiche: quella nord, dedicata a [[Luciano Cavalcoli]], è lunga 2.250 m mentre quella sud, intitolata a [[Benigno Zaccagnini]], permette di arrivare camminando a 2.450 m dalla costa, un primato europeo poiché nessun altro porto continentale ha un molo che termina così distante dalla terraferma. La larghezza dell'imboccatura tra i due bracci è di 270 m, andando poi a divergere verso terra.
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==Storia==
{{vedi anche|Porto Corsini}}
Le strutture lungo il Canale Candiano sono entrate in attività dopo la [[Primaprima guerra mondiale]].<br/>
Il vero decollo dello scalo si è avuto nel secondo dopoguerra, con l'insediamento di importanti industrie legate al settore petrolchimico.