Borgo San Lazzaro: differenze tra le versioni

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A causa dei lavori di ampliamento, anche il Pilone delle Mosse si ritrovò proprio nel mezzo del nuovo sedime stradale, e dunque se ne decretò nello stesso anno la demolizione, senza peraltro provvedere alla sua sostituzione. Negli anni successivi per determinare il luogo di partenza della Corsa si andò a spanne e a memoria, e si può ben immaginare come fioccassero ogni volta le polemiche e le proteste fra i nostri litigiosissimi antecessori, al punto che nel 1792 il comune decise di fissare nuovamente un segno visibile ed inequivocabile. Per economizzare, date le esauste finanze di quegli anni, si decise di utilizzare un'antica colonna di pietra bianca che da moltissimi anni era custodita nel chiostro della Collegiata di San Secondo. Questa colonna, e cioè quella ancora esistente, è in realtà un frammento erratico di origine romana, che assieme ad altri del genere era infisso sulla Piazza del Santo davanti al palazzo comunale, da dove fu poi rimosso all'epoca della ristrutturazione alfieriana dell'edificio. Altri frammenti dello stesso tipo, da tempo immemorabile sono piantati sulla piazza del Duomo.
Da quel lontano 1792 il Cippo della Corsa, rimasto prezioso ed unico testimone materiale del suo antico svolgimento, prese il nome di "Pilone" dall'obelisco di mattoni che lo aveva preceduto, trasmettendolo poi a sua volta all'area circostante ed al viale suggestivo che la collega al centro cittadino.<ref name=":0">Fabio Lano, Asti. Dal Borgo San Lazzaro alla struttura storica della città, Createspace IPP, Charleston 2013, p.86-87</ref>
 
==Note==
<references />
 
== Bibliografia ==
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* Stefano Robino. ''Rievocazioni e attualità di Santa Maria Nuova in Asti: cenni storici, artistici, liturgici''. Asti, Ed. Tipografia moderna, 1936<!--, ISBN non trovato-->
* Lodovico Vergano. ''Il palio di Asti: cronache e documenti''. Asti, Scuola Tipografica S. Giuseppe, 1969<!--, ISBN non trovato-->
 
==Note==
<references />
 
==Collegamenti esterni==