Chi (fiume): differenze tra le versioni

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Fondamentale per l'irrigazione dei campi, il Chi fu inserito negli anni novanta nel progetto governativo Khong-Chi-Mun, che prevedeva la realizzazione di una rete di canali che unissero le acque di Mekong, Mun e Chi. Lo scopo di tale progetto era di rendere più fertile una larga parte dell'[[Isan]], la cui terra è per tradizione particolarmente secca. Il progetto incontrò vibranti proteste di gruppi ambientalisti, che ne criticavano l'[[impatto ambientale]] ed i costi. Nel quadro del progetto, la diga Rasi Salai realizzata sul Mun, i cui costi sono lievitati in corso d'opera da 140 a 871 milioni di [[baht]], ha innescato un disastro ambientale e solo alcuni degli agricoltori che ne hanno subito gli effetti sono stati indennizzati. La diga è stata chiusa definitivamente e molti dei canali previsti non sono mai stati realizzati.<ref>{{cita web| url=https://ejatlas.org/conflict/rasi-salai-dam-thailand |titolo=Rasi Salai Dam, Thailand |editore=ejatlas.org |lingua=en |accesso= 30 maggio 2015}}</ref>
 
==Storia==
Nel [[XVIII secolo]], il sovrano del [[Regno di Champasak]] fece trasferire con imbarcazioni sul Chi alcuni dei propri sudditi a colonizzare l'Altopiano di Korat, a quel tempo quasi interamente depopolato. La prima ondata migratoria ebbe luogo nel 1718, quando 3000 laotiani risalirono il fiume e fondarono Suwannaphum, che sarebbe in seguito diventato un distretto della [[provincia di Roi Et]]. Fu questo il primo insediamento lungo il fiume e nella zona centrale dell'altopiano.<ref name=Brow1976>{{cita libro| autore = Brow, James | anno = 1976 | titolo = Population, land and structural change in Sri Lanka and Thailand |pubblicazione= Contributions to Asian studies |pagine= 47-48 | editore = Kogan Page | ISBN = 90-04-04529-5 | url = http://books.google.co.th/books?id=IiUVAAAAIAAJ&pg=PA47|lingua=en}}</ref> Dopo il fallimento nel 1827 della ribellione del [[regno di Vientiane|Re di Vientiane]] [[Anuvong]] contro i siamesi, questi ultimi deportarono molti altri laotiani nella valle del Chi. Con la nascita di nuovi centri abitati, i siamesi si garantirono una certa sicurezza militare di cui non avrebbero goduto se la zona fosse rimasta inaccessibile e potenziale rifugio per eventuali ribelli.<ref name=Brow1976/>
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==Note==
<references/>
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Chi River}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita pubblicazione |autore= C. Pawattana, C., Tripathi N. K. e Weesakul S.|anno= 2007|titolo= Floodwater retention planning using GIS and hydrodynamic model: a case study for the Chi River Basin, Thailand|giornale= Environmental Informatics Archives|volume= 5 |pagine= 548-556|editore= ISEIS; International Society for Environmental Information Sciences |id=EIA07-056 |doi= |url=http://www.iseis.org/EIA/fulltext.asp?no=07056 |lingua=en}}
* {{cita web |url=http://rcsd.soc.cmu.ac.th/regional/paper/paper-Choopug.pdf |titolo= Civil Society in the Chi River, Northeast Thailand |autore= Choopug Suttisa |anno= 2011 |editore= Università di Massey (Nuova Zelanda) |pagine= 1-17 |lingua=en}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Chi River}}
 
[[Categoria:Fiumi della Thailandia]]