Cultura di Abealzu-Filigosa: differenze tra le versioni

La '''cultura di Abealzu - Filigosa''' è una [[Storia della Sardegna prenuragica|cultura prenuragica]] sviluppatasi in [[Sardegna]] tra il 2700 e il 2400 a.C.<ref>Giovanni Ugas-L'Alba dei Nuraghi p. 12</ref> e prende il nome dalle località in cui sono stati fatti i più importanti ritrovamenti: ''Abealzu'' presso [[Osilo]] e ''Filigosa'' presso [[Macomer]]. È considerata tra quelle che hanno lasciato più testimonianze della sua evoluzione.

Le popolazioni vivevano nell'area [[Sassari|sassarese]] ed in altre zone del centro sud della Sardegna. Costruirono villaggi di capanne con muri rettilinei, organizzati per il controllo del territorio ed erano dediti alla pastorizia e all'agricoltura, producendo e lavorando i metalli, manufatti elaborati e ceramiche.

Le tombe sono ricavate in caverne, ripari sotto roccia, tombe a corridoio, ciste, grotte[[domus artificialide janas]]. Gli scheletri trovati a ''[[Necropoli di Filigosa|Filigosa]]'' presentano scalfiture profonde dovute a scarnificazione prima della sepoltura definitiva.

==CulturaEconomia e cultura materiale==

Erano dediti principalmente alla pastorizia e all'agricoltura. Usavano l'[[ossidiana]], ma iniziarono ad apparire durante questo periodo i primi oggetti di fusione del [[rame]] e del [[piombo]] galena, soprattutto pugnali come quelli rappresentati nelle statue [[menhir]] di [[Laconi]] e [[Nurallao]].

Le ceramiche di questa cultura (in particolare della fase di Abealzu) e le asce di pietra a martello, presentano similitudini con quelle della [[cultura del Rinaldone]] e del [[Cultura del Gaudo|Gaudo]] dell'[[Italia peninsulare]].