Vitaliano VI Borromeo: differenze tra le versioni

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Nacque a [[Milano]] il 20 aprile [[1620]], terzogenito di [[Carlo III Borromeo|Carlo III]] e Isabella [[D'Adda]]. Dopo gli studi giuridici, filosofici e letterari condotti a [[Roma]] (insieme al fratello Giberto, poi cardinale) ed a [[Pavia]], si dedicò alla carriera militare.
 
Dopo aver combattuto nelle campagne degli anni [[1643]]-[[1646]], il Borromeo partecipò poi attivamente alla [[Guerra franco-spagnola]] ([[1647]]-[[1648]]) nelle fila dell'esercito spagnolo sotto il comando del [[Luis de Benavides Carrillo|marchese di Caracena]], combattendo contro le armate del principe [[Tommaso di Savoia-Carignano]] e del duca [[Francesco I d'Este]]. Ebbe un ruolo particolarmente significativo quando, alla testa di 2000 fanti (metà dei quali assoldati a sue spese), si lanciò sul [[Po]] contro le truppe del generale francese Serion nell'autunno del [[1647]], attestandosi poi sull'[[Adda]] (a [[ Cassano d'Adda]]) dove la resistenza del Borromeo risultò fondamentale ancora una volta per evitare che i franco-modenesi passassero il confine e raggiungere [[Milano]] in breve tempo. Il ruolo di Vitaliano fu importante anche perché con la stagione invernale, in [[Francia]] si aprì una guerra civile che costrinse il primo ministro cardinale [[Mazzarino]] a rinunciare alla sua conquista di Milano per concentrarsi sugli affari interni del regno.
 
Rimasto alla guida dei suoi uomini, nel [[1651]] venne impiegato in una serie di operazioni in [[Piemonte]] sempre con gli spagnoli che erano intenzionati a cogliere il momento di distrazione dei francesi per approfittare della loro debolezza e stroncare le conquiste che avevano ottenuto in [[Italia]], forti anche di un accordo raggiunto col duca di Modena che avrebbe assicurato piena libertà di movimenti. Il Borromeo prese parte a questa campagna ancora una volta sotto il comando del governatore di Milano, ma questa volta alla testa di un contingente di 2.500 uomini assoldati completamente a sue spese, col quale in breve tempo sino a [[Moncalieri]]. Nel [[1652]], dopo la conclusione dell'alleanza col duca di Mantova [[Carlo II di Gonzaga-Nevers|Carlo II]], il Borromeo si occupò della riconquista della cittadella militare di [[Casale Monferrato]], difendendo le retrovie di [[Novara]], [[Arona]] e [[Vercelli]] mentre il grosso dell'esercito spagnolo si lanciò alla conquista della città piemontese.