Gaio Svetonio Tranquillo: differenze tra le versioni

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== Una valutazione di Svetonio ==
Svetonio fu un [[erudizione|erudito]], vista la grande mole di opere composte negli ambiti più svariati (in parte scritte in [[lingua greca|greco]]), amante della vita ritirata, onde potersi dedicare agli studi che più amò. Fu figura di [[antiquario]], studioso enciclopedico, con grande interesse per le antichità e la cultura romana, accostabile a [[Marco Terenzio Varrone]] per le caratteristiche della produzione.<ref name="Perelli324">Luciano Perelli, ''Storia della letteratura latina'', Milano, Paravia, 1996, p. 324.</ref>.
Fu certamente un paziente ricercatore, grazie al cui accesso agli atti imperiali ci sono giunte notizie di prima mano sui Cesari, altrimenti irrimediabilmente perdute. Tuttavia, suo grande difetto è quello di prestare credito, riguardo alle vite di alcuni imperatori alla presenza di fonti storiche del tempo di per sé corrotte e parziali.
 
== Note ==
{{references}}