Storia dei Maya: differenze tra le versioni

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Il terzo periodo, o Postclassico, vede il centro della civiltà dei Maya spostarsi più a settentrione, nella regione dello [[Yucatán]]. Le condizioni ambientali influirono in senso negativo sulla cultura dei Maya, infatti quando arrivarono gli Spagnoli la civiltà era già in piena decadenza.
 
Verso il [[X secolo]] dD.C. tutte le grandi città vengono rapidamente abbandonate. Per quasi duecento anni, lo Yucatán fiorisce e si sviluppano centri come [[Uxmal]] e nel nord-est della penisola yucateca [[Chichen Itza]]. Per molti anni gli studiosi pensavano che questo sviluppo dipendesse dall'arrivo di gruppi di [[Toltechi]] in fuga dalla distruzione di [[Tollan|Tula]]. oggi si sa che Tula appartiene alla fase archeologica immediatamente successiva a [[Chichen Itza]]. Fu semmai [[Chichen Itza]] ad influenzare Tula ed altri siti del [[Messico]] centrale come [[Xochicalco]].
 
La fine della fioritura classica maya fu sicuramente il prodotto di molte cause, tutte in qualche modo legate alla tipologia del costrutto economico e sociale di questo popolo mesoamericano. La fortuna delle sue città era nata e cresciuta sul consenso conquistato dalla sapienza della sua [[sacerdote|classe sacerdotale]] nelle [[sacro|cose sacre]] e in quelle della [[natura]]. Come al tempo degli [[Olmechi]], il capo-sacerdote era ancora il punto regolatore fra gli uomini e il [[divino]]. Il consenso entrò in crisi quando la tecnologia agricola fu insufficiente a coprire le esigenze economiche: crollo economico, carestie, rivolte, guerre fecero sgretolare nel giro di pochi decenni il mondo maya, costruito in secoli di paziente fatica.