Attilio Selva: differenze tra le versioni

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[[File:Attilio selva, eva, 1939.JPG|thumb|Attilio Selva, ''Eva'', 1939 - Buenos Aires, Palazzo Zevallos]]
[[File:Le Foro Italico (Rome) (5905917661).jpg|thumb|Attilio Selva, ''Pugilatore'', Foro Italico]]
[[File:Trieste - Monumento ai Caduti.jpg|thumb|Trieste - Monumento ai Caduti]]
== Biografia ==
Nato a Triste, sotto l'[[Impero Austro-Ungarico]], fin da ragazzo opta per l'[[irredentismo]]. Studia alla Scuola Industriale di Trieste, poi si trasferisce a Milano, dove lavora come scalpellino, quindi a Torino, dove è accolto nell'atelier di [[Leonardo Bistolfi]]. Intorno al 1905 conosce e diventa amico di [[Felice Carena]]. Nel 1907 vince a Trieste il ''Premio di Roma'' e si trasferisce nella Capitale, in uno studio a [[Villa Strohl-Fern]], dove resta fino a tutti gli anni venti. Studia con passione la scultura antica romana, quella rinascimentale e la statuaria egiziana. La personale dello sculture di origine croata [[Ivan Meštrović]], durante l'Esposizione di Roma del 1911, gli suggerisce emozioni simboliste. Tra le sue sculture allegorico-simboliche ci sono ''Ritmi'', ''Velia'' del 1914 e ''Enigma'', del 1919. Quest'ultima opera, esposta alla Biennale di Roma del 1921, è conservata a Roma, alla [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]].