Catastrofe di Nedelin: differenze tra le versioni

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La '''catastrofe di Nedelin''' è stato un incidente in rampa di lancio che si è verificato il 24 ottobre 1960, al [[cosmodromo di Bajkonur]], nel corso dello sviluppo del missile intercontinentale sovietico [[R-16]].
 
==Contesto==
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==== Motori ====
I nuovi motori che  bruciavano ipoazotide e dimetil-idrazina asimmetrica potevano essere caricati pochi minuti prima del lancio in quanto i due composti erano liquidi a temperatura ambiente. I composti erano tenuti separati in serbatoi fino a che appositi "dischi" non permettevano loro di fluire negli appositi condotti per poi, una volta superata una valvola, entrare in contatto nella camera di combustione. Questi dischi potevano essere utilizzati solo una volta ,al momento del lancio, e venivano rotti mediante una carica pirotecnica. Il loro funzionamento non venne mai affinato e inoltre mancava un sistema elettronico che potesse controllare se i dischi fossero esplosi effettivamente o no al momento del lancio. Durante i test in laboratorio il funzionamento dei dischi venne simulato con delle lampadine.
 
==== Sistema di Controllo di volo (PTR) ====
L'R-16 non era dotato di un vero e proprio computer, come lo intendiamo oggi, bensì di un sequenziatore programmabile formato da un albero a camme mosso da un motore passo-passo. Ad ogni passo l'albero andava ad aprire o chiudere dei relè che controllavano i vari sistemi del primo e del secondo stadio. Durante la procedure di pre-lancio il sequenziatore andava posizionato sulla posizione iniziale anche se piccole variazione di corrente avrebbero potuto far scattare il meccanismo inavvertitamente. Era compito dei tecnici controllare il corretto posizionamento del sistema.
 
== Eventi ==
 
=== 23 ottobre ===
Il 23 ottobre 1960 alle 8:00 l'R-16 (articolo 8K64/No. LD1-ZT) venne posizionato sulla rampa di lancio 41 nel [[Cosmodromo di Bayqoñyr|Cosmodromo di Bajikonur]]. Durante la procedura di rifornimento, malgrado la pericolosità dell'operazione, più di 150 persone si trovano sulla rampa di lancio, compreso lo stesso Nedelin e il progettista Yangel<ref name=":1" />.
 
Yangel e il suo staff, a causa delle problematiche relative ai "dischi",adottarono una decisione drastica che si rivelerà poi fatale: decisero di far esplodere i dischi a terra subito dopo il rifornimento e, per controllarne il corretto funzionamento, avrebbero disposto dei tecnici in modo che potessero udire il fluire dei composti nei condotti. All'interfono venne dato l'annuncio che si sarebbero fatti esplodere i dischi del primo stadio e i tecnici si prepararono. Invece di udire il rumore delle cariche pirotecniche del primo stadio si sentirono quelle del secondo stadio e subito dopo un colpo sordo provenire dal primo stadio causato dall'attivazione non prevista della valvola di cut-off. Il pannello di controllo del missile indicava inoltre che il PRT non era nella posizione iniziale (ciò indicava che il sistema non era sufficientemente isolato dalle piccole variazioni di corrente). Secondo alcune fonti ci fu anche una piccola perdita di combustibile<ref name=":0" />.
 
In seguito all'erroneo azionamento delle cariche pirotecniche, i sistemi del secondo stadio entrarono nella "posizione di lancio" con l'attivazione della batteria interna e l'inizio della sequenza prevista. I tecnici allora scollegarono la batteria interrompendo la sequenza.
 
Arrivato ormai il tardo pomeriggio la Commissione di Stato si riunì per analizzare i problemi accorsi durante la giornata. Il tenente colonnello S.D Titov espresse le sue perplessità riguardo i sistemi di volo e propose di inviare il missile in fabbrica per le modifiche necessarie. Nidelin apparì però irremovibile e deciso nel effettuare il lancio il prima possibile.
 
Il lancio venne rinviato a meno di 24 ore dopo, al 24 ottobre.
 
=== La catastrofe ===
Nella mattinata del 24 le riparazioni erano ormai completate. Alle 18:45 ([[UTC+3]]/ 30 minuti prima del lancio) mentre un tecnico stava programmando la centralina del controllo di volo nei controlli pre-lancio, i motori del secondo stadio si accesero. L'improvvisa accensione dei motori investì il primo stadio,carico di combustibile, che esplose in una palla di fuoco di oltre 1650°C visibile da oltre 50 km<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.aerospaceweb.org/question/spacecraft/q0179.shtml|titolo=Aerospaceweb.org {{!}} Ask Us -
Nedelin Disaster|sito=www.aerospaceweb.org|accesso=2016-11-02}}</ref>. L'enorme esplosione durò 20 secondi ed investì Nedelin che sostava a pochi metri dal missile riducendolo in polvere, i tecnici che lavoravano al missile e molti rappresentanti sia politici che industriali. Si stima che ci fossero circa 250 persone sulla rampa di lancio al momento dell'esplosione tra civili e militari e di cui almeno 74 morirono subito mentre altri 50 nei giorni successivi per le ferite riportate (alcuni riportano un totale di 101 vittime). L'operatore addetto alle riprese fece scattare inavvertitamente il comando di registrazione delle telecamere poste attorno alla rampa di lancio immortalando gli attimi successivi all'esplosione.
 
Trattandosi di un lancio di prova, il missile non era armato con una testata nucleare bensì con una massa inerte.
 
=== Conseguenze ===
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== L'Inchiesta ==
Per accertare le cause dell'incidente venne nominata dal [[Segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica|Segretario Generale]] [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Breznev]] una commissione di inchiesta. Il 25 ottobre la commissione si recò a [[Leninsk-Kuzneckij|Lenisk]] per ascoltare i testimoni e gli esperti. Dopo una serie di test e simulazioni la causa dell'incidente venne individuata nel sistema elettronico di controllo del volo (PTR)<ref>{{Cita web|url=http://faculty.fordham.edu/siddiqi/writings/p2_siddiqi_quest_1994-04_nedelin_disaster.pdf|titolo=The History of Spaceflight}}</ref>. Dopo le problematiche del 23 ottobre il PRT probabilmente non venne resettato correttamente e rimase nella posizione di lancio. Il giorno della catastrofe il tecnico per completare la programmazione dei sistemi di volo diede l'alimentazione al PTR che ordinò quindi l'accensione dei motori. Secondo altre fonti il PTR entrò in modalità di lancio a causa di piccole variazioni di corrente che ne alterarono lo stato.
 
== Note ==