Kondratij Selivanov: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Datemi dunque la mia spada, ché tagli con la destra la testa del serpente.<ref>Andrej Sinjavskij, ''Op. cit.'', p. 442</ref> }}
 
Egli era convinto che il sesso fosse la fonte di ogni male e che il contatto [[ascetismo|ascetico]] con Dio si potesse raggiungere con la [[flagellazione]] e l'auto[[castrazione]] sull'esempio di [[Origene]] ([[185]]– [[254]]) che in giovane età, secondo quanto riferiva [[Eusebio di Cesarea]] <ref>Historia eccl., VI, 8</ref>, si era autoevirato rispondendo all'esortazione del versetto del [[Vangelo di Matteo]]: «...e vi sono eunuchi che si sono fatti eunuchi da se stessi, per il regno dei cieli»,<ref>Vangelo di Matteo 19, 12</ref><ref>La pratica della castrazione per fini religiosi era diffusa sin dalla metà del [[III secolo]] anche nell'ambito del Cristianesimo. Per seguire l'invito del Vangelo di Matteo e per allontanre ogni tentazione sessuale, [[Valesio (eunuco)|Valesio]] fondò presso il [[Giordano (fiume)|Giordano]] una setta che praticava l'evirazione su se stessi e su tutti coloro che, pur essendo estranei alla setta, forzatamente erano così salvati dal peccato. La diffusione di questa pratica indusse la Chiesa a condannare espressamente l'autocastrazione nel [[Concilio di Nicea]] del [[325]] e a introdurre nel [[IX secolo]] il rito della palpazione dei testicoli all'atto dell'elezione del nuovo papa. (In ''Universo del Corpo'' (1999) - Treccani alla voce "Eunuco"</ref>
 
Secondo Selivanov, probabilmente già castrato prima dell'incontro con Akulina <ref>A. Sinjavskij, ''Op. cit.'' p. 446</ref> Dio aveva creato i primi esseri umani senza attributi sessuali ma [[Satana]] aveva profuso in loro pensieri lascivi che avevano mostruosamente trasformato il loro corpo dotandolo del [[pene]], simbolo del serpente tentatore che andava estirpato: