Scolio (poesia): differenze tra le versioni

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Questo passaggio della cetra o del mirto che avveniva obliquamente con successivi cambiamenti di direzione spiegherebbe secondo alcuni interpreti la qualifica di tortuoso dato al termine scolio <ref>''Enciclopedia Italiana Treccani'' alla voce corrispondente</ref>. Secondo altri autori l'irregolarità dello scolio consisteva piuttosto nella varietà del metro poetico che era libero, come risulta dagli scolii che [[Ateneo di Naucrati]] ci ha tramandato, perché potesse essere cantato anche dal popolo <ref>F.Schoell, ''Istoria della Letteratura Greca Profana Vol. I, 1824 p.153</ref>
Secondo la tradizione questo genere letterario sarebbe stato inventato da [[Terpandro]] ma in effetti quasi tutti i lirici greci, da Alceo a Pindaro, vi si esercitarono. Le loro composizioni furono talora raccolte in antologie, una delle quali ci ha tramandato Ateneo di Naucrati.